mento fra i due, come attesta l’Epistolario carducciano già pubblicato. Il io Marzo 1871 infatti il Carducci (1) ringraziava lo Sciavo di avergli inviato FArrigo dell’Abba dicendogli che su di esso, se non gli mancasse il tempo, avrebbe «da scrivergli molto e il più per dirgli che gli piace assai e perche gli piace». E del «bravo e caro Abba» parlava allo stesso in un’altra lettera del 23 Novembre 1873 (2) compiacendosi di un giudizio ddl’Abba su Primavere Elleniche e parlando di lui con affettuoso rispetto e con accoramento per «vedere animi e ingegni tali accontentarsi del santo oblio e dell’inerzia come di un rifugio». Nella primavera del 1877 il Carducci (1) Carducci, Ijllm LXVI - Bologna, Zanichelli, 1911, p. Ij6. (a) Cuduxi, Lttim cit. LXXV1II, p. ilo. L’Abbi aveva »crino al Carducci, pochi giorni prima, l'I Novembre, una fervida lettera che è cooacrvata ncll'Archivio Carducciano. t 95 3