vità perche esse rimasero, in forma più o meno variata, nelle Noterei!t e nelle successive aggiunte per le quali esse assunsero il titolo definitivo: Da Quarto al Volturno. Talune vi furono trasfuse quasi testualmente. I.e ultime tre, che si riferiscono all’Ottobre e al Novembre 1860, mancano invece completamente nelle Noterelle, come venne già avvertito dal Bulfcretti. Le varianti introdotte in quelle — e, come abbiamo detto, sono le più — che TAbba riprodusse nelle Noterelle, sono spesso dovute soltanto a ragione d’arte: ma il raffronto tra diverse note comuni ai due testi vale anche a dimostrare quale maggiore ampiezza di contenuto, oltre alla più squisita perfezione di forma, abbia avuto la narrazione degli stessi fatti od episodi nel rifacimento definitivo. E in ciò starà l’interesse di averle riunite e leggibili in cronologica successione. Tale raffronto riuscirà assai facile poiché la stessa materia si ritrova cosi nel Diario come nelle Noterelle sotto le medesime date. Ad ogni modo abbiamo indicato per ciascuna nota il riferimento al corrispondente [44]