Il programma del Principe 119 " interessantissima. Ebbene, ho fatto venir là molte persone per persuaderle, per convincerle. E ho avuto “ a questo proposito un’altra delle più grandi soddi-“ sfazioni alle quali aspiravo. Una Compagnia bul-" gara, formata già da qualche tempo e che ha comin-“ ciato modestamente facendo il servizio da Varna a “ Costantinopoli, adesso ha preso un certo sviluppo “ e per l’appunto in questi giorni ha acquistato un 11 bellissimo vapore in Inghilterra per fare viaggi più “ lunghi, spingendosi fino a Marsiglia. La bandiera “ bulgara sventola ora nel Mediterraneo. È un inizio “ in piccole proporzioni, modesto, ma del quale il mio ■“ Paese credo abbia il diritto di andare orgoglioso, “ specialmente quando si pensa che siamo stati gli “ ultimi a formarci in nazione, e se ci voltiamo in-“ dietro, lasciando da parte la politica, a guardare la “ strada percorsa in quindici anni !... — „ Lasciando da parte la politica ! La frase fu messa Ti dal Principe senza sottolinearla, nè darle importanza, ma queU’inciso che gli venne così naturale fa realmente pensare che tali resultati sono forse stati ottenuti perchè, all’infuori della politica e delle sue fluttuazioni, a questo programma di sviluppo economico egli ha fatto costantemente convergere i suoi sforzi. E non si può a meno di pensare che sarebbero stati forse ancora più rapidi e più grandi, se il paese avesse potuto godere quella tranquillità che dagli avvenimenti politici, così all’ interno che all’estero, è stata tante volte turbata. Quanto alla questione macedone, la politica del Principe in questo momento è quella di attendere il resultato delle riforme e di seguire i consigli di ■calma che gli vengono da Pietroburgo, verso cui ■è oramai definitivamente orientata la politica del