Il fanatismo mussulmano a Salonicco 207 tre o quattro chilometri senza correre il rischio di qualche incontro poco gradito o di brutte sorprese. Quando si combina qualche partita di caccia bisogna chiedere all’autorità ima scorta piuttosto numerosa. Infine, il Governo Ottomano ha reputato opportuno di concentrare a Salonicco un discreto numero di battaglioni anche per un’ altra ragione. La popolazione mussulmana lascia fare e sembra assistere impassibile a queste lotte fra cristiani, ma non è punto detto che, date certe circostanze, non possa, essendo invece una popolazione molto fanatica, trascendere ad eccessi come ha già fatto una volta. Per una anomalia forse unica in tutto l’O-riente, a Salonicco i turchi lasciano entrare i greci nell’antica chiesa di San Demetrio convertita nella moschea Kassimió-Djami, a fare le loro devozioni sulla tomba del Santo di cui sono ivi conservate le reliquie: ma correrebbe chi da questa circostanza volesse trarre la conclusione che v’è nella popolazione mussulmana di Salonicco un certo spirito di tolleranza. Poiché fu per l’appunto a Salonicco che nel 1876 furono barbaramenre assassinati i Consoli di Francia e di Germania. Alcuni Turchi di Yeles avevano rapito una donna cristiana e l’avevano convertita alla religione maomettana. I Greci, sospettando la conversione non fosse avvenuta spontaneamente, mossero qualche lagnanza ai consoli. Quelli di Francia e di Germania si recarono dal Governatore per protestare. Una folla di mussulmani li attese all’uscita del palazzo e appena comparvero li circondò, li spinse nella vicina Moschea e ivi li massacrò. In fondo questi Mussulmani scesi in questa plaga dell’ Egeo come dominatori e che hanno affermato