Q I. - LA MACEDONIA di Salonicco, il vilayet di Monastir e il sangiacato di Uskub.‘) I suoi confini sarebbero quindi: a settentrione il Regno di Serbia, la montagna Karadagh e le diramazioni del Schar Planina; all’est la Bulgaria e il Rodope; al sud l’Egeo e all’ovest la catena di montagne che traversa l’Epiro verso settentrione fino al lago d’Okrida. Il Vardar è il fiume più importante della Macedonia. L’interno della regione è diviso da parecchie catene di montagne che si prolungano in direzioni diverse, e che spesso formano degli altipiani chiusi da tutte le parti e generalmente non molto popolati. In alcuni punti la popolazione ò maggiore al piano che non alle falde dei monti; in altri invece ha scelto per costruire i villaggi posizioni relativamente elevate. Data questa orografia, le comunicazioni sono scarse e difficili, spesso interrotte quasi compieta-mente noi mesi dell’ invei'no, a causa delle nevi e dei ghiacci. L’agricoltura è ancora in uno stato primitivo, ma la terra è fertilissima e l’allevamento del bestiame sarebbe una dello grandi ricchezze del paese, qualora vi fosse un po’d’ordine e un po’più di rispetto alla proprietà. Nella parte occidentale, la regione dei laghi, è abbondante anche la pesca nei molti laghi pittoreschi, come quello di Prespa che è il più grande r) Il vilayet nella circoscrizione territoriale turca corrisponde in certo modo alla nostra regione. Ogni vilayet è diviso in tanti sangiacati che corrisponderebbero alle prefetture, a loro volta suddivisi in caza (circondarii). L’autorità governativa è rappresentata in ogni vilayet dal Vali (governatore), nel sangiacato da un Mutessarif, specie di prefetto, e da un Caimacan (sottoprefetto) nei caza.