294 X. - LA SOLUZIONE vicino Impero Austro-Ungarico, e che per questo non è stata possibile finora la sua completa indi-pendenza politica. In un assetto definitivo degli Stati balcanici, tutto ciò deve essere tenuto presente. E se — prendendo il corso del Vardar come linea di separazione fra la Macedonia serba e la Macedonia bulgara, secondo le basi sulle quali furono condotte le trattative di Belgrado con lo Stoiloff — la Bulgaria dovesse necessariamente fare sacrificio delle sue aspirazioni su una zona dove più attiva e più intensa è stata in questi ultimi anni la sua propaganda, non credo ciò le potrebbe essere di nocumento. La Bulgaria, a mio avviso, ha essa per la prima un grande interesse a che in un assetto definitivo la Serbia non ne esca diminuita. Una Serbia piccola come ora, o di poco aumentata con le provincie della Vecchia Serbia, che nessuno pensa naturalmente a contestarle, sarebbe un danno ed un pericolo continuo anche per la Bulgaria. La Serbia cadrebbe più che mai, per necessità e per forza di cose, nell’orbita dell’impero Austro-Ungarico, e virtualmente questa Potenza, più assai che la Serbia, diventei-ebbe la vicina incomoda del giovane Principato, che su di questo finirebbe per esercitare ben presto la sua influenza economica e politica. Gli atteggiamenti della Russia sono troppo mutevoli — e la Bulgaria ne sa qualche cosa — perchè essa possa vedere da quella parte una garanzia contro le mire e la politica di un potente vicino. Una Serbia alquanto ingrandita e resa politica-mente ed economicamente indipendente e che si affacci sull’Adriatico, come ho già avuto occasione di avvertire, non potrebbe in nulla danneggiare gl’in-