Al Sobranié 99 fatta unicamente dagli stambulovisti e da qualche Deputato isolato. Del resto, nella Camera Bulgara sono soltanto venti o venticinque al più i Deputati che prendono la parola. Gli altri, sono in parte contadini, piccoli negozianti o piccoli proprietari), i quali sono là per dare il loro voto al momento opportuno, 6 nient’altro. Ben inteso che i contadini vanno alla Camera nel loro costume, come i dieci o dodici Turchi che vi appartengono, e che generalmente prendono posto sugli stessi banchi, tengono il fez in capo. Quel gruppo di Turchi in una Camera elettiva, dove, fra le altre cose, sono appesi alle pareti alcuni quadri sacri, fa un curiosissimo effetto. Netìimeno i Deputati turchi sono oratori, e solo uno o due di loro han preso qualche volta la parola nelle questioni di interesse locale. Politicamente, dal più al meno, sono sempre ministeriali.... Però i venti o trenta Deputati che parlano, fanno anche la parte degli altri ! Le discussioni sono sempre vivacissime, con scambio di epiteti.... che una volta si dicevano poco parlamentari, ma che adesso si dovrebbero invece qualificare come termini par-lamentarissimi dal momento che fan parte del linguaggio abituale di parecchie Camere elettive. Sono capitato una mattina al Sobranié mentre si ■discuteva intorno a un progetto di legge presentato dal Ministro della Pubblica Istruzione. Nessuno pareva interessarvisi. Quando a un tratto sorge il tumulto: una parte della Camera coi pugni alzati grida contro l’oratore il quale, dalla tribuna da cui parla, risponde gridando a sua volta e battendo rumorosamente i pugni sul tavolo. Da una parte e dall’altra si scambiano invettive e si sente ripetere più volte la parola zuigno.... che non è precisamente un coni-