24 I. - T.A MACEDONIA l’impero a vantaggio delle popolazioni cristiane. Con lo stabilire ben chiaramente in che modo si sarebbe potuto costringere il Sultano a fare eseguire le deliberazioni adottate, il rappresentante russo mirava al doppio scopo di evitare che la questione di Oriente potesse di nuovo riaprirsi e di assicurare un trattamento possibile ai Cristiani. I rappresentanti delle Potenze non vollero saperne di accogliere le proposte del Gortchakoff. Due anni dopo, diffatti, quando la Porta rifiutava di cedere Dulcigno al Montenegro, ci fu un momento nel quale fu gravissimo in Europa il timore di nuove complicazioni. E, quanto alle riforme, ognuno sa come sieno state eseguite dalla Turchia.... Ma, come ho già detto, siccome ciascuno aveva avuto la sua parte, i rappresentanti delle Grandi Nazioni a quel Congresso avevano una gran fretta di firmare e di andarsene. Fino a che si discuteva, c’era il pericolo di ritornare sulle deliberazioni già prese !... In fondo, a parte l’Italia che vi ha fatto una figura così scioccamente ingenua, gli altri s’erano. riuniti a Berlino per dividersi il bottino. E quanto alle popolazioni cristiane.... bastavano le promesse della Turchia. Si accontentarono dell’articolo 62 del Trattato ! Nessuno fra quei diplomatici era così ingenuo da credere alla lealtà delle intenzioni della Sublime Porta. Ma, ripeto, tutti avevano fretta e finsero di considerare come un successo anche quest’articolo nel quale è detto che: “ La Sublime Porta avendo manifestato la volontà di mantenere il principio della libertà religiosa dandole la più larga applicazione, le parti contraenti prendono atto di questa spontanea dichiarazione „ e che “ in nessuna parte dell’impero Ottomano la differenza di religione potrà