280 X. - LA SOLUZIONE al Congresso di Berlino, non voleva correre il rischio che la questione d’Oriente si riaprisse per la cessione di Dulcigno. Acconsenti quindi a mandare le sue navi, ma con l’istruzione che in nessun caso dovessero sbarcare un uomo, nò tirare un colpo di cannone. Su per giù lo stesse istruzioni erano state date dalla Germania e dalla Francia ai comandanti dolle rispettive squadre. Naturalmente tutto ciò era a conoscenza della diplomazia ottomana, la quale non si mostrò quindi menomamente impressionata dalla presonza della flotta internazionale. Se poi cedette — dopo che le navi europee erano state lì a cullarsi per due o tre mesi nelle acque di Dulcigno — fu di fronte a tutt’altro ordine di considerazioni e non certo perché avesse potuto fare qualche effetto la minaccia. Questo della dimostrazione navale del 1881 è il caso tipico, il colmo della canzonatura delle nazioni europee fra loro e della Turchia verso tutto quante. Ma su per giù è sempre accaduta la stessa cosa. Anche oggi non appare egli evidente da mille sintomi come, malgrado l’accordo austro-russo e l'ade-siono delle Potenze, l’azione loro sia completamento paralizzata? È finito subito lo zelo col quale parevano essersi messe all’opera ondo ottenere che questa volta il Sultano e il Governo di Costantinopoli facessero sul serio! Come ho già avpto occasione di osservare in un precedente capitolo, parlando dello buone intenzioni di Hilmi pascià, le Potenze non hanno più insistito noi volere cho una parte almeno degli ufficiali della gendarmeria fossero Europei, il che sarebbe stata una delle maggiori garanzie, nò si sono più occupate di fare in modo che l’applicazione delle riforme sia, se mai, sorvegliata dai Con-