Veneziani-Gradsko 103 suo bestiame, e la mantiene così economicamente tributaria dell’Austria-Ungheria, dove, per la via del Danubio, ha il suo unico sbocco. Appena lasciato Uskub, la ferrovia percorre qualche chilometro in una zona abbastanza pittoresca, poi ricomincia la solita campagna squallida, deserta, fino a Kuprulu, una piccola città di sette od ottomila abitanti, disposta ad anfiteatro sul fianco delle colline. Il treno passa in mezzo all’abitato di questa città, quindi non si ferma più fino a Veneziani-Gradsko. Il nome di questo paese indica cl iaramente la sua origine. In altri tempi vi era Tina forte colonia veneziana, la quale aveva in mano il commercio di una gran parte della Macedonia. Ed è curiosissimo il fatto che a poca distanza vi è un altro paese il quale anticamente era una colonia di commercianti genovesi. Si spiega però come tanto i Veneziani che i Genovesi avessero scelto quel punto per stabilirvisi e farne in certo modo il centro delle loro operazioni. Da Veneziani-Gradsko si diramano le strade per Prlip e per Monastir che anche nel medio evo era un centro molto importante. Pino a qualche anno fa dalla stazione di Veneziani-Gradsko partivano ogni giorno, in coincidenza con l’arrivo del treno, due diligenze per Prlip e Monastir. Oggi, dopo la costruzione della linea Salonicco-Mo-nastir, questa stazione non ha più importanza. Ho lasciato Uskub per recarmi a Salonicco qualche giorno dopo l’attacco degli Albanesi a Mitrovitza e l’attentato contro il Console russo in quella città. A Veneziani-Gradsko, dall’altra parte della stazione, v’era un grande movimento di soldati. Due battaglioni erano arrivati nella notte e aspettavano un treno speciale onde partire per Uskub, chiamati te- V. Maotegazza, Macedonia. 13