Paragoni sbagliati 299 desto vice-Console, l’Austria-Ungheria ha a Sofia, come ho già avvertito in un capitolo precedente, un mezzo Ministero. Vi è cioè un Agente, il quale è come da noi un Ministro o un Consigliere d’Am-basciata, un Segretario o due, o quattro — dico quattro — vice-Oonsoli. Ora ecco ciò che è accaduto precisamente quando mi trovava a Sofia. A Vienna si ammalò il Capo di Gabinetto o il funzionario che con altro nome disimpegna tali funzioni presso il Ministro degli Esteri. Siccome al Ministero degli Esteri a Vienna non si affidano incarichi delicati di questo genere a persone senza esperienza, fu pregato il Ministro a Sofia di recarsi a Vienna per sostituirlo. E a Sofia fu mandato temporaneamente il primo Consigliere dell’Ambasciata di Vienna, cioè un Diplomatico di pari grado. Per cui non vi è nulla di mutato nella rappresentanza politica dell’Austria in Bulgaria, o se mai, il mutamento è tale che permetterà al Governo e al Ministro di seguire ancora meglio lo svolgersi degli avvenimenti in Oriente, avendo allato una persona come il Ministro a Sófia perfettamente al corrente delle questioni balcaniche. Nessuna analogia quindi con ciò ohe accade da noi. Quanto alla Germania è veramente doloroso che alla Consulta non sappiano come stanno le cose. La Germania, come ho già avvertito parlando della rappresentanza diplomatica a Sófia, considerando la Bulgaria come Stato vassallo sottoposto alla su-zeraineté della Turchia, non ha a Sófia una rappresentanza diplomatica, in questo senso, che non manda cioè un Diplomatico di carriera, ma soltanto un Console generale, come se Sófia facesse ancora parte dellTmpero Ottomano. E una delle tante cor-