La lingua dei rumeni di Macedonia 255 lano ancora la Macedonia, si possono dividere in tre categorie. Una parte, sono pastori che abitano sulle cime dei monti e ne scendono per i pascoli ; una seconda categoria, se così si può dire, è formata da tutti i caffettieri, dai rivenditori ambulanti che sono irradiati in tutta la Penisola, e dominano tutte le strade (prima delle ferrovie, i Kutzo-Yalacchi erano gli organizzatori delle carovane per i viaggiatori e pei trasporti delle merci) ; una terza categoria, la meno numerosa, è formata dagli agricoltori, i quali occupano soltanto la zona di Meghen al sud di Mo-nastir. E il numero di questi ultimi è andato scemando in questi ultimi anni. Valacchi ò il nome col quale, da tempo immemorabile, furono designati i Latini (corrisponde all’antico Welsch delle lingue germaniche), e la parola Kutzo, che significa zoppo, fu data loro, in senso dispregiativo, dai Greci: un valacco zoppo, quasi a significare che non sono nemmeno dei latini veri? ma solo a metà. Un altro soprannome col quale vengono designati è quello di zinzar, perchè non pronunziano il c dolce come i Rumeni, e lo sostituiscono con la z. Quantunque con una pronunzia affatto diversa, parlano un dialetto assolutamente daco-rumeno, ben inteso con una grande filtrazione di parole turche, slave e greche, mentre — cosa abbastanza curiosa, ma che si spiega, appunto, pensando possano avere la doppia origine alla quale ho accennato — hanno conservato delle parole latine, che non si trovano più nella vera lingua rumena. Ho riferito a proposito dell’esistenza dei Valacchi l’ipotesi, più generalmente ammessa, circa l’esistenza, di questo gruppo latino nella Macedonia e nell’Al-