10« IV. - IN BULGARIA brouille fra i due popoli uniti da legami di parentela, di tradizione e di religione...... .... E così conchiudeva: “ Come Governo abbiamo il dovere di agire e di fare tutto ciò che dipende da noi per ristabilire relazioni normali fra la Bulgaria e la Russia (grandi e prolungati applausi). Siamo i primi con voi, signori Deputati, a sentire il nostro debito di riconoscenza verso la gran nazione russa (vivissime approvazioni e applausi) e verso il suo potente Governo. .Così cóme saremo i primi a salutare con gioia il giorno in cui da questa tribuna potremo annunziarvi che abbiamo riannodato quelle relazioni che rispondono ai bisogni della Bulgaria. Ma la Russia consentirà? Il popolo bulgaro non fa la sua sottomissione senza condizioni. La nostra prima condizione, quella che io considero come essenziale nella nostra politica, è il mantenimento della nostra indipendenza così territoriale, come morale. „ Lo Stoiloff faceva, come si vede, qualche riserva..,. Ed è invece senza alcuna riserva che la Russia vuole la Bulgaria sottomessa. *) Bisogna poi anche considerare che, per quanto una situazione muti completamente, se non vi è un Non è forse inopportuno ricordare a questo proposito la convenzione fra la Bulgaria e la Russia stipulata nel 1883. Secondo quella Convenzione, il Ministro della Guerra bulgaro, che doveva sempre essere un uffiziale russo, dipendeva, come tutti gli altri ufficiali russi che facevano parte dell’esercito bulgaro, dall’Agente russo a Sólìa. Fu per parecchi anni russo anche il Ministro dell’interno. La Bulgaria era per tal modo come una provincia russa. A questo si ribellò il Principe Alessandro. Ed evidentemente alludeva a quelle circostanze lo Stoiloff, dicendo che non poteva transigere nè sull’indipendenza territoriale nè su quella morale.