I partiti politici 43 tandosi e trasformandosi, sia per la morte dei loro «api principali, sia perchè gli avvenimenti di questi ultimi tempi hanno in certo modo reso più indipendente la Serbia dalle influenze delle grandi Potenze, che »1 di là del Danubio lottano per avere la preponderanza. Tutto quel mondo dei Ristich, dei Garaschanine e di qualche altro, attraverso i cui nomi abbiamo seguito per tanto tempo gli avvenimenti di questo Paese, è scomparso da un pezzo. Il Ristich e il Garaschanine sono morti da qualche anno e i loro seguaci si sono sbandati. Un personale politico — se si può dire così — completamente nuovo, e di un’ altra generazione, è sorto a prenderne il posto. Le lotte politiche continuano, pur troppo, come sempre, vivissime, ma hanno un po’ mutato di obiettivo, e i partiti non si imperniano più quasi esclusivamente sulla tendenza a seguire una politica au-strofila o russofila, per quanto la cosa abbia ancora una grande importanza. Anzi per quello che riguarda la corrente austro-fila, si può dire che quasi più non esista nel paese. Già di questo ci se n’accorge anche senza parlare con gli uomini politici. Quindici o venti anni fa, venendo a Belgrado, si aveva l’impressione di trovarsi in un paese alle dipendenze dell’Austria, la quale vi aveva anche interessi finanziarii molto importanti. Oggi, per quanto dopo il serbo, il tedesco sia la lingua che quasi tutte le persone della classe borghese sanno parlare, questa impressione non la si ha più. Il partito che per tanto tempo insistette per la politica austriaca, si è trasformato e, disilluso dai resultati negativi di quella linea di condotta, ha abbandonato l’indirizzo seguito per tanto tempo.