Ili» IV. - IN BULGARIA toressantissima anche indipendentemente da questa considerazione. Egli ha il dono della parola. La sua frase è sempre esatta, efficace, e su qualunque argomento ha sempre pronto il ricordo o l’aneddoto interessante. È un causeur piacevolissimo, e fra le altre cose ha una memoria veramente eccezionale. Malgrado le lotte dei primi anni, e le difficoltà incontrate nello sviluppare il programma che si era imposto, egli è riuscito a far fare alla Bulgaria passi da gigante, ed è con un giusto e legittimo orgoglio che egli parla del progresso compiuto. Senza dubbio se da una parte — ed è del resto ciò che accade in tutti i paesi del mondo — incontrò delle resistenze, dall’altra trovò anche chi lo comprese e aiutò efficacemente l’opera sua. Ma le iniziative — e tutti sono d’accordo nel riconoscerlo — sono state quasi sempre sue. “ — Appena messo il piede sul suolo bulgaro, la “ prima, la mia costante preoccupazione — mi diceva “ Sua Altezza — è stata quella di collegare la Bul-“ garia a tutto il resto del mondo. Era evidente l’im-“ possibilità di qualunque sviluppo materiale e mo-“ rale fino tanto che noi si rimaneva così isolati, “ come quando ci volevano due giorni di carrozza “ per venire da Nisch a Sofia. Causa specialmente il “periodo così inquieto che la Bulgaria aveva attra-“ versato, i lavori procedevano lentamente. Ho ado-" perato tutta la mia energia perchè invece si prose-~ guissero con la maggior attività, e poco tempo dopo “ ho avuto la grande soddisfazione d’inaugurare l’O-*■ rient-Express. La Bulgaria e la sua capitale sono state • così collegate più presto di quel che si credeva a " tutto il resto del mondo. Così potessi dare ancora