162 VI. - USKUB ropea parli di tante cose, e come riescano ad avere a loro completa disposizione anche qualche giornale d'Europa fra i più antichi e fra i più reputati. Senza far nomi, non sono un mistero per alcuno le relazioni di un gran giornale di Parigi, il quale, secondo una frase molte volte ripetuta, è considerato come il monitore ufficiale della Sublime Porta. In questi ultimi mesi il lavoro dei due segretarii del Capo dei Credenti, i quali sotto la sua direzione si occupano quasi esclusivamente della stampa, debbono aver avuto parecchio da fare perchè molti corrispondenti sono capitati a Costantinopoli, e in Macedonia. L’ ostacolare troppo apertamente l’opera loro, sarebbe stato come un’indiretta- dichiarazione che la Turchia teme il controllo della stampa a proposito dell’applicazione delle riforme. Ha quindi adottato un altro sistema. Quello di colmarli di cortesie e faro in modo che le notizie e le prime impressioni le abbiano in ogni paese dal Vali in persona il quale ha ordine di mettersi gentilmente a loro disposizione. Naturalmente il Vali, il Caimacan, e in genere tutte le Autorità, cercano, per quanto è possibile, di circondare d’ogni sorta di cortesie il povero corrispondente e di non lasciargli avvicinare le persone che potrebbero dargli notizie e informazioni ben diverse. Nelle città dove ci sono Consoli, tutto questo lavoro dei Governatori e delle Autorità turche non serve gran che, poiché i Consoli, i quali sanno benissimo come vanno le cose, sono i primi ad aprire gli occhi e a mettere in guardia i corrispondenti. Ma lontano dalle città, nell’interno, se il corrispondente non è più che abile e risoluto, è facilissimo finisca per vedere nulla o ben poco. Uskub conta circa ventimila abitanti, ed è una