Il regime turco 3 di tutti, e quelli di Ostrovo, di Okrida, di Kastoria, per non citare che i principali. Il giorno in cui la sicurezza sarà garantita in questa parte della Macedonia e dell’Albania, senza alcun dubbio andranno a frotte a visitarla i touristes di tutto il mondo, perchè oltre all'essere una regione pittoresca e interessantissima sotto tutti i punti di vista, vi è la ricchezza e la varietà dei costumi che compiscono il quadro, e che non scomparirà così presto, perché ognuna delle molte razze che ne formano la popolazione, è attaccatissima alle tradizioni della propria stirpe. Il paese, per quanto se ne sa dalle poche indagini che vi si sono potute fare, deve avere anche grandi ricchezze minerarie. Vi fu un tempo nel quale la Turchia aveva dato qualche concessione ad alcune società estere, e l’industria mineraria pareva dovesse prendere un certo sviluppo; ma, come al solito, si dovette tutto abbandonare por le esigenze dei Governatori che, non contenti dei bacscisch, pei quali ogni società aveva pure uno stanziamento considerevole nel proprio bilancio, volevano prendersi addirittura ogni cosa. Non è più il caso oramai, dopo tutto quello che si sa, e che è stato scritto le mille volte, di dimostrare che cosa sia il regime turco e come esso impedisca assolutamente ogni sviluppo morale e materiale. Dove il turco passa, rimane la desolazione, il deserto. Basta pensare che la dominazione ottomana era riuscita a rendere sterile un paese come, per esempio, la Rumenia, che, appena liberato dal giogo ottomano, in cinquant’anni, si è portato al livello delle nazioni più civili d’Europa! Vedendo quello che è doventata la Rumenia —