128 V. - IL MOVIMENTO MACEDONE IN BULGARIA il Sobranió nel quale fa eletto il Principe Vlade-maro di Danimarca il quale non potè accettare per il divieto opposto dalla Russia, tutto il mondo ufficiale di Sofia, il Corpo diplomatico e le persone che come me erano in Bulgaria per seguire da vicino gli avvenimenti che da un momento all’altro pareva dovessero provocare una guerra europea, si recarono a Tirnovo a quel modo. Ora la ferrovia corre da Nisch a Sofia e a Filip-popoli, sulla linea dell’Orient-E.icpress ohe va a Costantinopoli. Così si va in ferrovia a Tirnovo, a Rutsciuk, a Kustendil. Ma a parte questi centri principali, chi vuol visitare la Bulgaria, deve ancora ricorrere all’antico sistema. Prendere cioè in affitto una carrozza tirata da quattro cavalli disposti non a pariglie, ma di fronte, e fare, cosa che pare impossibile, con delle bestie di modestissima apparenza, ottanta e più chilometri al giorno. Qualche volta uno dei cavalli muore per la strada, ma non è questo un inconveniente che preoccupi molto il cocchiere — e si tira innanzi con gli altri tre. Con questo sistema, il quale non è nemmeno molto costoso poiché si ha una discreta carrozza con quattro cavalli a 25 o 30 lire al giorno — si può fare l’escursione al celebre convento del Riio dove, nell’estate, giungono ogni giorno in pellegrinaggio centinaia di persone da tutti i paesi del Principato. Ci vanno con la famiglia, coi bambini, impiegando parecchi giorni per il viaggio, e riposando nella notte, all’aperto, in accampamenti molto primitivi. Al convento, i pellegrini sono ricoverati dai religiosi. Ma qualche volta il loro numero è troppo grande per poterli alloggiare tutti. Più volte nei primi anni dopo la guerra, e la liberazione della