I capi ddle bande internali 139 nati. Il Governo, pur sciogliendo i Comitati o sequestrando le carte, capì che si sarebbe reso troppo impopolare se avesse messo realmente in prigione persone come il generale Zoncheff, il tenente colonnello Jankoff e parecchi altri. Li ha dispersi in provincia lasciando loro una certa libertà.... sotto la sorveglianza dei gendarmi. Desiderando conoscere quegli che insieme al generale Zoncheff, guardato a vista in un’altra città, è il capo riconosciuto delle bande bulgaro-macedoni, cercai di vedere appena a Sófia il colonnello Jankoff. L’Jankoff, come il Zoncheff e tutti quelli che il Governo riuscì ad arrestare, sono guardati a vista, essendo iniziato contro di loro un regolare processo. Processo però che il Governo fa andare per le lunghe e che, si crede, non finirà che quando la questione macedone cesserà di essere nella fase acuta. Quindi non è stato senza difficoltà che ho ottenuto di poter fare una visita al colonnello. Dinanzi alla casa ove abita, un posto di quattro gendarmi sorveglia il capo rivoluzionario. Ma, per quanto fedeli alla consegna, hau l’aria di sorvegliai-lo con occhio benevolo, e lo salutano con un sorriso quando l’Jankoff, avvertito, o avendo veduto là la mia carrozza, scende fino al cancello del piccolo giardino che circonda la sua casa: una piccola casa della vecchia Sofìa, a un piano solo. Il salottino dove mi fa entrare è tutto ciò che si può immaginare di più modesto. Appeso al disopra del pianoforte, al posto d’onore, attira subito l'attenzione di chi entra il grande ritratto di una donna, che brandisce una sciabola, e che ha nell’ altra mano un revolver. È il ritratto di una cognata del colonnello, la quale ebbe una parte importante nel moto insur-