Diamo qui la spiegazione di alcuni vocaboli e titoli ohe ricorrono spesso nel volume : ciò gioverà a facilitare anche la lettura dei giornali e delle carte a coloro che seguono lo svolgersi degli avvenimenti: Aga. Capo. Aga della cavalleria: capo o comandante della cavalleria. Kislar-Aga capo degli eunuchi neri. Allah. Iddio. Atti-cherif. Firmano (vedi) del Sultano di Costantinopoli. Bahr. Mare. Bakscich. Mancia. Baschi-buzuc. Truppe irregolari. Bazar. Mercato. Tutte le città turche hanno il bazar. In quelle di qualche importanza v’è il bazar coperto. Berat. Decreto di investitura. Bey o Beg. Titolo onorifico personale che spetta a militari dal grado di maggiore a colonnello, e nella gerarchia civile a quelli che occupano cariche di grado corrispondente o anche molto più elevate. Vi sono Ambasciatori e Governatori di vilayet che sono semplicemente bey. Il titolo è personale e rimane anche quando uno lascia la carica. Vuol dire nel tempo stesso capo. Caimacan. Funzionario che rappresenta l’autorità politica in un caza. Sottoprefetto. V. Hantegazza, Macedonia. Califfo. Dall ’arabo kalifa, che vuol dire : successore, vicario. È quindi il Sovrano nelle cui mani è riunito il potere civile e religioso. I Sultani turchi presero tal nome dopo Maometto. Cavas. Guardia consolare. In virtù delle Capitolazioni ogni Consolato ha diritto di tenere queste guardie. Sono in generale Montenegx'ini o Albanesi i quali vestono i loro caratteristici e ricchi costumi. Sono sempre armati e seguono spesso il Console se va a piedi, o a cassetto della carrozza. Caza. Corrisponderebbe al nostro circondario nella circo-scrizione territoriale turca. Cheich-ul-Islam. Vecchio , capo, custode dell’IsIam. È la suprema autorità r#ligiosa. Cherif. Santo. Dagh. Monte. Déré. Ruscello, valle. Djami. Moschea. Divano. È il Gran Consiglio composto di parecchi personaggi: cioè del Gran Vizir, del Gran Mufti, del Comandante l’artiglieria, e parecchi altri. I giorni nei quali ha 21*