70 III. - LA VECCHIA SERBIA e gli ulema apertamente proclamarono che il Sultano non poteva cedere. In qualche moschea Abd-ul-Hamid era stato deuunziato come un successore infedele dei Califfi.... Ricordo questi incidenti perchè hanno una qualche analogia con tutto ciò che avviene ora. Anche adesso Abd-ul-Hamid seguita a trattare con gli Albanesi, cercando assolutamente con ogni mezzo se ancora è possibile di evitare il conflitto. Anche ora seguita a mandare in Albania messi e commissioni, e, se nel timore di gravi complicazioni che avrebbero potuto accadere ove gli Albanesi si fossero impadroniti di Mitrovitza, ha dovuto permettere che Hilmi pascià agisse energicamente, è subito dopo ritornato all'antica tattica. Anche ora è la rivolta albanese che impedisce e serve di pretesto alla Turchia per non adempiere ai suoi impegni.... E assai probabilmente l’analogia va ancora più in là! Poiché se nei 1880 la Turchia sapeva benissimo che l’accordo delle Potenze era apparente e non reale, e che l’Inghilterra non avrebbe mai acconsentito ad un’azione collettiva contro di essa, oggi a Costantinopoli sanno di avere un amico potente nella Germania, che ostacola l’accordo vero delle Potenze e ohe rifugge da un’azione coercitiva, la quale potrebbe mettere in pericolo la vastissima rete di interessi che, in questi ultimi anni, s’è creata nell’impero Ottomano tanto in Europa che in Asia. All’ultimo, naturalmente, però la Turchia fini per cedere. Quando essa ordinò che Dulcigno fosse ceduta al Montenegro, gli Albanesi dichiararono che si sarebbero opposti con la forza; ma quando videro i battaglioni turchi occupare le alture di Dulcigno, la maggior parte rinunziò a questo proposito, e le