Il “ memorandum „ austro-russo 171 pascià, è stato iniziato. L’Ispettore generale ha usato, è vero, dapprincipio, del suo diritto di revocare i fun-zionarii reputati indegni, o che per qualsiasi ragione non ritiene adatti alla carica. Ma nemmeno uno di questi funzionarli destituiti è stato sottoposto a giudizio, e tra quelli che sono stati tolti dal loro posto ve ne fu uno, il Cai-macan di Kalkandelen, il quale fu mandato via.... il giorno dopo di aver ricevuto un elogio dall’ispettore generale per il contegno energico tenuto di fronte ad alcuni Albanesi del suo distretto. L’ordine era venuto evidentemente da Yldiz-Kiosk. Quanto ai pezzi grossi, tutto si è limitato a qualche mutamento. Il Vali di Uskub, per esempio, Reschad bey, era un uomo incapace, il quale lasciava che le cose andassero come volevano, e che, per non aver noie, lasciava compiere tutti i soprusi, tutte le ingiustizie, senza nemmeno occuparsene. Contro di lui da tempo erano state formulate accuse molto gravi. Ebbene, per punirlo, lo hanno traslocato, mandandolo a deliziare della sua presenza.... e della sua amministrazione un altro vilayet nell’Asia Minore. Un vilayet, però, che è fra i più ricchi o almeno di quelli che rendono di più ai Vali; per cui fu un premio, anziché una punizione. E accaduto qualche cosa di simile per la questione della gendarmeria. Che ne sieno stati mandati via o destituiti un migliaio è verissimo. Solamente a poco per volta un certo numero è rientrato in servizio, e parecchi di quelli che i tribunali avevano condannato per gravi delitti, se non sono stati riammessi in servizio, sono però stati lasciati in libertà. La riforma della gendarmeria e della polizia, vista così a distanza, pare una cosa ottima. AH’ atto