276 X. - LA SOLX/ZIONE ha ammassato una fortuna di parecchi milioni ; e vi spiegano anche come ha fatto il colpo, ottenendo dal Sultano, per conto di una Potenza europea, il firmano per la concessione di una ferrovia, di un ponte, di un monopolio o di qualche altra cosa di simile. O’ò stato un tempo, nel quale la sua fantasia ammalata aveva avuto l’idea di una specie di società segreta per la sua sicurezza, della quale aveva chiamato a far parte le persone che riteneva le più fidate. Era come una specie di massoneria, coi suoi simboli, coi suoi segni di riconoscimento, le parole d’ordine.,., e che aveva come corollario indispensabile una prigione segreta nella quale si chiudevano le persone sospette. Chi a quell’epoca scrisse intorno a tale società di cui era a capo il Sultano stesso, svelandone gli scopi e dandone tutti i particolari, asserisce che di questa prigione vi erano dieci chiavi, delle quali una era affidata a Osman bey, il celebre gran ciambellano favorito di Abd-ul-Hamid li, che in sette od otto anni si era fatto una fortuna stimata a trenta o quaranta milioni, e le altre ad altri affiliati. Molti Mussulmani, e non solamente quelli che più o meno apertamente appartengono al partito dei Giovani Turchi, sono addolorati da questo stato di cose e mal s’acconciano all’idea di questo Capo dei Credenti che non vedono mai, che se ne sta paurosamente nascosto nella sua fortezza di Yldiz-Kiosk; mentre è a cavallo, pronto sempre a combattere, che l’immaginazione, la storia e le tradizioni raffigurano il Califfo. Molti pensano che, sotto Abd-ul-Hamid, la Turchia ha perduto la maggior parte delle Provincie europee, che per le dilapidazioni del Palazzo,