SI I.A XAVR di porto, un medico di porto e un ispettore o delegato di pubblica sicurezza, ed intese ad accertare die essi piroscafi si trovino nelle prescritte condizioni per l’assetto interno, la provvista dei viveri, la dotazione dei battelli di salvataggio, ecc. : tali visite dcblmno essere richieste dal capitano od armatore almeno tre giorni prima della partenza. Qualunque sia la natura del viaggio ed il numero delle persone imbarcate, 1’autorità sanitaria ‘) può vietare l’imbarco d'individui ammalati o convalescenti di lunga e grave malattia. Nei viaggi oltre il Mediterraneo I’ imbarco e il trasporto di mantetratti , idioti, sordomuti, ciechi o storpi, e dei giovinetti minori di ls anni, non è permesso se non quando essi siano accompagnati da parenti » tutori, o vi sia persona die offra guarentigia per la dovuta assistenza durante il viaggio e per la loro sussistenza all’arrivo nel luogo ili destinazione. Nei viaggi fuori lo stretto di fìibilterra e il canale di Suez è obbligatorio l’imbarco di un medico quando il numero delle persone imbarcate comprese quelle di equipaggio è superiore a centocinquanta; di due medici quando è superiore a mille. Le precedenti disposizioni si applicano anche a navi estere che imbarcano passeggieri nello Stato . e per garantire 1* adempimento degl' impegni assunti i>el trasporto di questi, i rispettivi capitani debbono prestati* alla locale autorità marittima una idonea cauzione, la quale resta liberata di pieno diritto quando, trascorsi quattro mesi dall'arrivo aU’ultitno |iorto di destinazione, non sia stato avanzato nessun reclamo dai passeggieri. 71 piroscafi addetti al tra*porto iH emigranti *) deb- *) li servizio di sanità marittima tli]>*’]nl«- «tal Ministero dell'interno eoi concorso di quello della Marina *-«1 è affidato ai prefetti e aU'aiitorità portuali, e in qualche porto a speciali stazioni sanitarie marittime. Nel principali scali per tsUe servizio sono addetti nno o più medici di porto. *) Legge SI gennaio 11*01, n. 1Ì3. Sono considerati emigranti ì cittadini che, viaggiando in terza classe, si rechino in paesi posti