— 12 — parte settentrionale e centrale, le quali appartengono al-l’eocene medio e medio-superiore e sono costituite da terreni calcareo-marnosi. Esse sono così distribuite sull’isola: nella parte più settentrionale, nel tratto fra Punta Grotta e Punta Prestenizze, si riscontra un sottile lembo che corre nella direzione dell’asse maggiore dell’isola; un altro, un po’ più largo, si trova presso alla stanzia S. Biagio su quella sporgenza che a mo’ di penisola si protende nel Carnaro, fra la valle Grande ed il Vallone di Cherso; il terzo lembo eocenico, calcareo-marnoso, il maggiore per estensione, è compreso fra il dirupo di Smergo e la valle Cru-stizza e stacca completamente, dal resto dell’isola, quel non marcato sollevamento che largo si protende verso il Carnarolo e poi scompare sotto il livello marino formando il canale della Corsìa. Nella parte centrale dell’isola, sono ancora da menzionare due sottilissime strisce che si incontrano nel tratto posto a NE del lago di Urana (Vrana); di queste l’una giace a mezzogiorno del monte S. Michele (197 m.), l’altra sul versante orientale del monte Prisca (429 m.), ambedue nei pressi della località di Aquilonia (Orlez). Questi lembi calcareo-marnosi, che si riscontrano qua e là isolati, per la loro distribuzione topografica e direzione, sono gli avanzi di quell’ampia zona dell’Istria, appartenente all’eocene medio e superiore, che restringendosi si prolunga fino al monte Maggiore e da qui, diminuendo il suo livello altimetrico, piega per raggiungere Draga di Lovrana; essi ne rappresentano la continuazione. Riesce assai diffìcile il distinguere la formazione eocenica dalla cretacea, perchè esse si presentano litologicamente quasi uguali; però, oltre che dai fossili che lo caratterizzano, l’eocene è riconoscibile anche dalla superficie scheggiata che presenta il suolo in seguito alla maggiore erodibilità del calcare eocenico. È da notare però che questi terreni eocenici, in quanto occupano nell’isola una superficie assai ristretta ed in conseguenza della natura assoluta-mente calcarea della roccia, influiscono assai relativamente sulle condizioni del suolo. Il cretaceo, al quale appartiene l’isola, mancante di veri depositi metalliferi, ha invece permesso la formazione