— 67 — portante castelliere, per cercare un posto più riparato dalla bora. Il sorgere poi più a mezzogiorno, fra i due antichi castellieri del monte Chelm e monte Peschiegne, del nuovo centro Ustrinà (Ustrine) sembra doversi ascrivere anzitutto alla vicinanza della città di Ossero, la quale, come risulta dalle scoperte fatte, doveva avere proprio qui una grande necropoli (e forse ce lo dice il nome stesso « Ust-rina » in quanto derivato dal latino « urere » «ust-um » che significa « bruciare »); di certo lo sviluppo di questo centro fu favorito dall’esistenza del magnifico porto formato dalla sottostante insenatura. Nell’interno, a più di 200 m. di elevazione sul lago, sorgeva Urana (Vrana), la cui posizione isolata fa pensare all’esistenza di qualche strada principale la quale percorresse la parte centrale dell’isola passando per questa località e mettendola in comunicazione con i posti fortificati. Questi sono adunque i centri abitati che allora erano distribuiti nell’isola di Cherso e la cui esistenza potè essere provata dai numerosi resti archeologici che vi furono scoperti (1). Però poiché risulta, come accennerò più sotto, che molti furono gli « oppida » ed « oppidula » sorti durante l’epoca romana sull’isola, io non esiterei ad ammettere che, oltre a quelli già menzionati, altri ce ne fossero di minore importanza cc oppidula » distribuiti anche nella parte interna ed orientale dell’isola. Infatti il cronista Giovanni Diacono (1008) (2), quando descrive il viaggio di Pietro Orseolo II attraverso il Car-naro, il suo arrivo e le festose accoglienze avute ad Ossero, così dice : « Deinde vastum velificando aequor Absaremsem ad urbem delati sunt; ubi non modo cives, verum omnes de finitimis tam Romanorum quam Sclavorum castellis convenientes, tanti ospitis sub illius principis potestate manere decreverant ». Ciò proverebbe che i Romani erano di già insediati anche nei posti interni dell’isola (oppidula) e che in seguito (e qui il cronista si riferisce all’anno 1000) dopo la venuta (1) Di questi faccio cenno più oltre. (2) Chronicon venetum in Pertz, Scriptores, VII, 31.