— 139 — su tutta l’isola, specialmente nella sua parte centrale e me- ridionale; e sono d’avviso che queste dovrebbero essere assai meglio sfruttate, nel quale caso, soltanto con poca cura e fatica, potrebbero, col loro commercio, costituire un reddito non trascurabile per il nostro contadino. La proprietà terriera è diversamente distribuita sull’isola, a seconda che lo esigano le differenti condizioni del suo suolo e delle sue colture. Il grande possesso, che predomina in generale nelle zone boschive della parte settentrionale e meridionale dell’isola, è costituito dalle così dette « stanzie » ; come esso sia distribuito e quale importanza esso abbia, è stato già ampiamente esposto nel cap. 2. La piccola e media proprietà occupa la rimanente parte dell’isola, nelle vicinanze dei centri abitati, ed è rappresentata dai contadini. Questi possiedono, ciascuno la sua campagna, dal cui sfruttamento ritraggono, in parte o in tutto, i mezzi di sussistenza; il legname ricavato dai boschi, se ne hanno, costituisce per loro soltanto un reddito accessorio. 5. — Le condizioni economiche - L’allevamento. — Nel capitolo precedente, parlando della distribuzione delle colture, si è detto che ben 20969 ettari, e cioè poco più della metà di superficie di tutta l’isola (51 %) è rappresentata da terreni improduttivi, i quali sono quasi interamente occupati da pascoli. In quale rapporto stia questa percentuale col numero complessivo del bestiame, si vede dalla statistica riportata qui sotto : Da questi dati si nota subito : 1) che la consistenza del pecore . suini..... bovini . cavalli e muli . . . 35000 . . 450 . . 400 1,7 capi di best. p. ettaro Totale 36140 ' bestiame non è forte in confronto alla grande estensione dei pascoli; 2) l’assoluto prevalere del bestiame minuto su quello grosso.