— 18 — che variano di ampiezza; così procedendo lungo la strada principale, verso E., a circa 4-5 km. da Ossero, se ne possono vedere e contare da un solo punto, distribuite su di una superficie relativamente piccola, fino 9 di queste cavità. Più a mezzogiorno, nel tratto che si estende fino al monte della Guardia, esse si mostrano pure numerose, però distribuite con un certo ordine, a coppie o riunite in gruppi e talora anche disposte in serie parallele all’asse dell’isola; cosicché la strada mulattiera che porta da Ossero verso la punta estrema meridionale, corre per ampio tratto fiancheggiata a destra e a sinistra, da sempre nuove doline che per lo più a ino’ di imbuto o scodella si aprono alla superficie del suolo. Esse, in generale non raggiungono qui grandi dimensioni, in quanto hanno una media di diametro che varia dai 30 ai 50 m. con una profondità dai 15 ai 20 m. II loro fondo pianeggiante è per la maggior parte costituito da terra rossa; però non mancano le doline che presentino i loro fianchi con spuntoni quanto mai rocciosi, ed il fondo arido e sassoso totalmente ricoperto da detriti sciolti. Le valli che corrono parallele all’asse orografico principale dell’isola formano, specialmente nella parte centrale perchè più larga, bene sviluppati solchi tra i fianchi dei rilievi montuosi; ed in certi tratti di questi si sono formati degli estesi campi carsici (polja) con fondo pianeggiante e forma allungata, i quali appunto, in quanto vi si è accumulato buon terreno coltivabile, hanno grandissima importanza antropica. Merita sopra tutto di essere ricordata fra questi, l’ampia cavità che si trova a mezzogiorno del porto di Cherso, nel tratto fra la località di Pischio e la cappel-letta di S. Maddalena, dove per la lunghezza di circa • 1 km., si estende un immenso campo totalmente ricoperto da buone colture. Altri ancora, sempre nella parte centrale dell’isola, si incontrano presso Bellei, S. Giovanni della Vigna ed Ustrine, il cui fondo, coperto di abbondante terra rossa, comprende le migliori colture di quegli abitati. Il sottosuolo dell’isola di Cherso, conseguentemente a quanto già sopra è stato rilevato rispetto alla sua natura carsica, è ricco di caverne che si trovano per lo più a gruppi distribuite su tutte e tre le parti dell’isola. Sopra tutto esse