è probabile che durante l’epoca romana si siano fatti degli scavi per rendervi possibile il passaggio delle barche. Il canale fu più volte ostruito; infatti intorno alla metà del XVI secolo esso era talmente ingombro da non lasciar passare alcun naviglio, cosicché il Doge Francesco Donato fu costretto a prendere la deliberazione « che la cava d’Osse-ro sia slargata di modo che vi possa passar una galea ». La formazione della riva della Canavella fu anche opera della Repubblica Veneta e la prova migliore di questo è l’alato leone di San Marco, che vi si vede scolpito. Il canale, largo 6 m. e profondo 2 m., è presentemente attraversato da un ponte girevole. Una corrente periodica si nota in questo canale. Essa è del tutto superficiale e proviene dal canale di Punta Croce; passa la Canavella e si dirige a N. di Ossero. Dopo circa un quarto d’ora si vede che il suo corso si va rallentando, che resta quasi incerto per alcuni minuti per poi improvvisamente piegare in direzione del tutto contraria. Il canale di Punta Croce che dalla Canavella va man mano allargandosi fra la parte settentrionale dell’isola di Lussino e la meridionale dell’isola di Cherso, porta nel Carnarolo. Questo mare battuto sopra tutto dalla bora che vi penetra dalla famosa bocca di Segna (fra le isole di Veglia e di Pervicchio) bagna tutta la costa orientale dell’isola fino a Plauno (Plavnik). Attraverso lo stretto canale della Corsia, che separa Plauno da Cherso, ed il canale di Mezzo posto fra le due isole di Veglia e Cherso, si raggiunge il golfo di Fiume e quindi il Carnaro. Lo sviluppo della costa è molto esteso, se teniamo conto della superficie dell’isola, e misura 208,62 km. Come la costa orientale dell’Istria, nel tratto da Fianona a Fiume, scende ripida e poco articolata nel mare, così anche erte e dirupate si presentano le coste dell’isola di Cherso nel tratto di Farasina e nel Carnarolo. In questa parte costiera dell’isola, l’unico porto di approdo è quello di Farasina, l’antica « Farum insulae », posto sul canale omonimo. Da qui seguendo la linea costiera nella direzione di SE, si apre ampio e profondo il Vallone di Cherso, che si interna formando il porto omonimo ed è chiuso ad occidente dalla punta Pernata. Supe-