— 138 — saputo approfittare per i suoi seminati, cercando di sfruttarvi ogni appezzamento di terra, anche se piccolo, I tratti coltivati appaiono, più volte, specialmente nella parte centrale dell’isola, di forma circolare o elittica, cinti tutto intorno da muriccioli a secco. I più vasti tratti di terreno arativo sono distribuiti sul lato occidentale dell’isola, al riparo dalla bora; così quello più esteso intorno a Cherso, quello presso Punta Pernata, S. Martino in Valle, S. Giovanni e più giù ancora fino a Ustrine. Buona terra rossa si trova fra Puntacroce ed il mare come anche isolata, sul lato orientale, presso le stanzie di Plat e Verin. Per quanto riguarda la parte centrale dell’isola, basta dire questo che, dove l’uomo trovò terra coltivabile, ivi stabilì la sua sede. I prodotti più comuni sono : il granoturco e il frumento. Però dei due il primo è meno diffuso, perchè richiede fondi grassi e umidi, nè può quindi bene adattarsi ai periodi lunghi di siccità che caratterizzano la nostra estate; il secondo invece meglio corrisponde alle condizioni di clima dell’isola; per ciò è assai comune. Fra gli altri ricorderò ancora l’orzo, le patate ed in generale i legumi, i quali però, data la grande aridità del suolo, si coltivano soltanto limitatamente presso ai piccoli centri rurali. La frutticoltura è ancora assai localizzata, e ciò in conseguenza della poca cura che il contadino finora ad essa ha rivolto; oggi però anche in questo campo si va migliorando, avendo egli compreso quale non indifferente reddito potrebbe avere dall’esportazione delle frutta. Gli alberi da frutto si trovano per lo più negli orti adiacenti alle case; mancano assolutamente i frutteti specializzati. Più diffusi sono gli alberi del fico, che nel clima asciutto e caldo dell’isola hanno condizioni favorevolissime e dàn-no prodotto squisito; essi si trovano anche nelle campagne lontano dall’abitato; le moltissime frutta che da questo albero si raccolgono, vengono asciugate al sole su appositi telai (barsi) e poi portate a Pola e a Fiume. Tra le frutta più comuni vanno ricordate sopra tutto le pere (di ottima qualità quelle di S. Lorenzo), le albicocche e le pesche. Prima di chiudere questa parte, voglio ancora accennare alla straordinaria abbondanza di essenze aromatiche, quali il timo, la salvia, il lauro e l’elicriso, che si nota