688 DELL’ HISTORIA VENETA 1641 vano alcuni d’impegnare la República in mediatione, accio; che fi tenefTe lontana da dichiarationi, e da predare al Du. ca fomento ; & altri, mirando a trattenere con delufioni ’1 ne. gotio, consideravano efler’ ella il Principe, meno capace ad efler’ingannato, più facile a rifentirfi , & il più potente tra quelli d’Italia ; onde meglio foiìe efcluderla dalla mediatione perche, rimoflfa 1’ occafione degl’ impegni, e di rifcaldarfi negli offitii a follievo del Duca, crederono, che continuerebbe più tofto attenta all’occorrenze generali d’Europa, & a fucceffi del Piemonte, e del Monferrato, che applicata ad un «« di/pre- intereííe particolare di poco momento all’ Italia, e di neffua rihevo a fe fteiTa. Moftrò per tanto il Pontefice d’udire con tate. acerbità gli offitii, portatigli per ordine del Senato ,* anzi, traforandoli non fenza difprezzo , negò d’interrompere il corfo del giuditio, & d’ammettere Mediatori trà il Sovrano, thè vudI'h e il Vaflfallo, dal quale intendeva d’efigere humiliationi, per-Iìaca a’furi fiftendo, eh’ andaffe in perfona a rendergli ’1 dovuto rifpetto. Kifipìhc'i. degli altri Principi tenevano i Barberini maggiore appren* ' ^ì°ne, offervando , che i Miniftri di Spagna , ancorché flut-dai lìfpet- tuanti trà gravifììme gelofie , procedevano però con grande Zn!'c°' ln°deratione j e 1’ Ambafciatore Francefe, nonoftante la protettane, chè il fuo Rè dimoftrava tenere del Duca Odoar-do, procedeva con tepidezza, e riferva, amendue le Corone concordando nelle maflime, e nell’ intereffe di guadagnare più tofto, che inimicarfi ’1 Pontefice, e la fuá Cafa . Il tiaitìm»- Gran Duca poi, e gli altri Principi Italiani, ftando il Poti te-r^deWita- fice armato, parevano più in fofpetto di ricevere moieilic , che habili ad inferirle ¿ e tanto più , quanto che i Barberini , gli trattenevano in negotio con maggior placidezza, decorrendo in particolare di varii ripieghi col Marchefe Mon-tonferen- tecuccoli, fpediti» a Roma dal Duca di Modona j e confi* ÌnTu% devano quefti, in depofìtare Caftro in mano del Cardinale! d,gi¡ aggiU. Fratello del medefimo Duca, fin’attanto, che, conchiu- fa da’Barberini la compera di Pontremoli (che per bifogno di danaro fi trattava dagli Spagnuoli di vendere ) quefto li confegnaííe a Odoardo, e quello alla Chiefa reftaífe ; overo che, aflumendo la Camera 1’ obligo di pagare i MontA rifarciííe i Farnefi con altri Feudi in luogo di Caftro.. u