— 66 — nei primi tempi del dominio romano un « oppidum », poi divenne un « municipium provinciale » e più tardi ancora, quando gli imperatori romani erano ormai occupati a sanare le gravi condizioni dellTmpero, « respublica ». 1 suoi abitanti, assieme ai non pochi italici che vi si erano stabiliti, ebbero, specialmente nel III e IV sec. dopo Cr., a Roma il « ius suffragii » e il « ius honorum »; godettero del « ius italicum » e poterono governarsi secondo un proprio statuto, il quale però non fu altro che un’imitazione di quelle che erano nella capitale Roma le norme relative alle elezioni delle cariche e agli altri uffici. Secondo centro importante dell’isola divenne Caput insulae (Caisole) la quale, sorta su di una collina (130 m.) a 10 minuti di strada dalla baia sottostante, comunicava per mezzo del canale di Mezzo e del golfo del Carnaro con l’isola di Veglia e con il litorale dell’attuale Croazia; fu e restò il centro maggiore posto sul lato orientale dell’isola e comunicante col mare. Altro centro abitato, sorto, come già fu detto, alla riva del mare era Crepsa (Cherso), la quale per la sua posizione vicina alla costa istriana ed a Pietas Julia (Pola), prese pure maggiore sviluppo e divenne un’importante « colonia »; anche essa, come la menzionata Apsorus e Caput insulae (Caisole), divenne più tardi una « respublica » con proprio statuto e quasi piena indipendenza. Dall’altra parte, di fronte alla costa istriana, nello stretto canale sorgeva Farum insulae (Faresina) naturale ponte di passaggio fra lTstria, l’isola di Cherso e lTllirio. Sulla costa orientale dell’isola c’era ancora Smargon (Smergo), la quale risentiva sopra tutto la grande vicinanza di Cherso da cui era soltanto divisa dal monte omonimo (216 m.): da qui si poteva, attraverso il Carnarolo, comunicare direttamente con il litorale, che ora si dice croato, e l’arcipelago dalmatico. Nella parte occidentale dell’isola, chiamata oggi « Gherbino », nel tratto che va da P.ta Pernata al porto di S. Martino presso all’antico castelliere che dominava il Carnaro, era sorta a 378 m. di elevazione l’antica Hibe-nicia (Lubenizze); è probabile che qui l’abitato si sia spostato più verso occidente rispetto alla posizione dell’im-