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 161$ a’ difegni degli Auftriaci. Non mancava inclinatione di con. giungerli con la Francia, ma, rammemorando alcuni le prò. cedure recenti di quella Corona ne gli affari della Valtellina c {limando a queila Provincia i foccorfi de gli ftranieri, p0. co meno fvantaggiofi, che l’offefe deli’ armi, preferivano 1‘ unione col Pontefice, e con altri Principi Italiani, co’quali formandoli un partito di mezzo, credevano facile proteggere la giuftitia del Nivers col negotio, e contraporfi ancora in egniior'cpì- ogni cafo alle violenze. Tali fenii dal Senato fi rapprefenta-"pZleLe vano a<i Urbano, che, niente meno perpleffo, verfava tra ancor’ ef- diverfi riguardi, non deiiderando provocarticontra le forze, tJìglitT e gli fdegni de gli Auftriaci, nè volentieri vedendo aggran-(ombaituto. ¿jj-fj ]a potenza Spagnuola in Italia, ò rifvegliarfì l’autorità, & il nome CefaYeo, a’Pontefici grandemente fofpetto. Ap-Provava non	nmoftranze de’ Venetiani ; ma quafi le
fueiuffitu promoveva, coll’ Ambafciator loro efaggerando bene fpeffo 1' iniquità de’Tempi, ne’quali per ingiuftiilima caufa s’haveffe fi«™- dall’ambinone de’ Principi da fovvertire il ripofo d’Italia, appena compofto. Eshibiva la fua interpolìtionc con validi offitiij ma Soggiungeva, Che poterfi -promettere dalla ragione fenarmi appreso chi nell armi medefime ripone la ragione , (y il diritto ? Dalla foverebia potenza de' Principi poco venir appre%xate ?e preghiere de Sommi ''Pontefici, e la mediatione loro ejfere quafi a nient altro ridotta, ebe a decorare il fronti/pie io de' trattati col nome. Convenire, non giovando gli uffitii , applicare ad altri mt%%j più forti. Approvare il penfiero d unire i Principi italiani nel proprio, e nel comune inter effe ; ma oltre alle for%e fue, e della 7\epu-blica , di cbi poter fi far cafo ? Il Duca di Savoja ripudiata la gloria antica di fofienere la liberta dell' Italia, immemore degli anni fuoi, e del vicino fepo!cro,fabricare nuove m ac bine. Dal governo della Tojcana portar fi le conveniente de gli Auflriaci . TSLegli altri mancare il potere, ò la volontà . Ponderà ff e per tanto feriofamente il Senato , fe le for^e fole della Cbieja, e le fue f off ero fofficiente riparo alle vicine iatture, a fofienere la caufa di Mantova , minacciata , e ( poteva fi dire ) opprefsa dalla Fortuna Cefarea, e dalla potenza Spagnuola. Egli efser pronto coi configli, e coll opera a
                                                                              cor-