460 tutto ciò, ma io istas Silvas et pasca le credevo in buona fede roba mia come accordatami dall’ imperatore.... quei signori affermano invece che è loro ; se cosi dicono, sarà, si vos iurati hoc dicitis, ego vobis non contradicam, restituirò ogni cosa : reddam vobis sccundum legem parentum vestrorum ! Non bastava ? No — non bastò. Dovette restituire e poi anche andarsene. Il placito gli costò il ducato.... Il linguaggio parlato nel placito dai deputati Istriani di un milennio fa è prova della loro grande energia. Essi coll’ urgente pericolo di essere perseguitati fuori cum fiistibus et gladìis seppero proclamare i diritti dei loro rappresentanti, il che prova che anche senza l’inviolabilità, e forse meglio che con essa (essendoché il pericolo per 1’ appunto dia grande risalto ed autorità alla ragione cli chi parla affrontandolo), c’ è il modo di valere e farsi valere. » Il placito al Risano è stato un magnifico ponte di passaggio attraverso il feudalismo, mitigare, cioè, alquanto le conseguenze disastrose di quel sistema, ridare per alcun tempo un po’ di autorità alle varie municipalità dell’ Istria, mettere in certo modo sull’avviso i principotti dinanzi l’atteggiamento risoluto degli Istriani, arrivare, in una parola, alla meno peggio all’ epoca dei Patriarchi dominatori del-P Istria i quali pur essendo principi temporali e uomini quali li dava il tempo, battaglieri e spesso turbolenti, erano sempre ecclesiastici, e, volere o no, assai lontani dall’agire dei feudatari secolari. Attraverso quindi alla temporanea calma lasciata dal Placito e attraverso i Patriarchi arriviamo all’ epoca del dominio Veneto. Cerco di essere breve per non dare al Capitolo della storia più ampiezza di quella eh’ io non abbia data alle altre questioni dell’ Istria : tentando quando mi si porga il destro di essere analitico anche facendola per necessità da com-pendiatore. PATRIARCHI. — Dacché il Clero divenne con Costantino così alto fattore anche nel governo civile del popolo, la sua influenza sempre più si accrebbe specie allora che le peggiorate condizioni per le invasioni barbariche o per le guerre, vieppiù stringevano nel comune dolore il Pastore ai suoi fedeli. La massima potenza del Clero si ha nel feu-