435 Pur troppo di Sipar romana non ci sono rimaste memorie tranne che nel nome. Si capisce da quanto ho detto più in su, che essa fu una forte borgata simile a tutte le altre che fiorivano alla costa specie nel secondo secolo del-1’ impero. Se infatti nei 100 anni seguiti alla conquista e cioè nell’ ultimo secolo della repubblica, 1’ Istria possedendo pieno diritto di cittadinanza, diede impulso potente ai capoluoghi dei suoi quattro agri in cui fu diviso, e cioè a Trieste, a Pola, a Cittanova e a Parenzo, - nel i. secolo dell’impero, il secolo d’ oro della sua floridezza, altre città vennero romanizzate e chiamate alla prospera civiltà latina, come Pin-guente (Piquentum) Pedena (Peiina), nell’ interno ; e Puci-num, alla costa, celebre pel vino suo che rallegrava le mense dell’ imperatrice Livia, la moglie di Augusto : ed Egida, 1’ odierna Capodistria, mentre Albona e Fianona, quasi per compenso di essere state dal confine dell’ Arsa distaccate dall’ Istria venivano ad acquistare, Albona i pieni diritti municipali, Fianona il jus italicum (i). Nel secondo secolo in questi quattro agri, si venivano intanto sempre più accentuando nuovi centri abitati, naturalmente più alla costa, la fonte dei subiti guadagni : e tra questi abbiamo appunto Sipar su breve isola detta negli Itinerari, Sepomaia — Arsia, presso il fiume omonimo, altra città sparita — Nesazio, riedificata dai nuovi coloni e adesso ritrovata presso Altura, come già abbiamo detto ; — e così Vistro, Rovigno, Umago, Silvo o Silbor, l’odierno Salvore, Pirano ed altre. Sipar invece ci è rimasta più ricordata in documenti medioevali. Essa lega il suo nome nell’ 876 ad una di quelle terribili scorrerie del potente corsaro Demagoi, bano (1) Mommsen, Corpus Insc. lai. Ili, pag. 389, 390. T. Luciani. Albona (dt. di Benussi).