9i il forte e generoso popolo istriano si attenne a tal credo rimanendo fermo contro vicende dolorose, contro politici conati che meglio si direbbero attentati al suo onore, contro lo stesso oblìo dei fratelli, mentre per contrario dopo la voce di Bonghi in Italia a poco a poco 1’ inazione divenne acquiescenza, e il littorale istriano a noi Italiani parve di anno in anno allontanarsi vieppiù sull’ orizzonte e quasi dileguare, la sua geografia soppressa nelle nostre scuole, la sua storia abolita, i suoi monumenti ignorati. Naturalmente le lodevoli eccezioni vi furono, ma proprio rare eccezioni e militanti nei campi della scienza, quando in tal caso avrebbero dovuto esserne, per lo meno altrettante in quelli della politica. Accanto alla morale di Ruggero Bonghi mi piace riportare 1’ altra di quel vigorossimo di mente e di muscoli che fu il Paulo Fambri. « A tre cose hanno a convergere da ambe le parti, scrisse l’onesto e schietto amico nostro, gli stu-dii e la volontà, affinchè coll’odierno mortale dissidio dei due Stati succeda molto di più e di meglio che la stessa pace, vale a dire 1’ unità interessata e cordiale dell evedute e della azione politico - militare.