420 « lavatura si faceva entro grandi conche di pietra, ove i panni « immersi nel liquido venivano calcati con tutta forza dai fulloni « (Sallus fullonius) sostenuti da un muricciuolo che in forma « di nicchia circondava la conca ed al quale appoggiavano « le mani. Gli scavi di Pompei ci dànno bell’ esempio di « una fullonica, ma non si rinvennero le conche come ....a « Pola. » - i Fig 69. Rovine del Castello di Sipar Fot. Silvestri « La fabbrica di Pola (continua qui il Tamaro) con-« stava di nove stanze e di un atrio. In una di queste « stanze si rinvennero quattro conche rotonde, poi parecchi « vasi che servivano alla tintoria, una vasca piana bj-« partita in due livelli, la qual vasca sembra servisse di « lavatojo o tavola sulla quale i drappi venivano strizzati, « insaponati, spremuti e sodati colla mestola di legno come « ancora in oggi costumano le lavandaie. In altra stanza fu « trovata ancora una conca ; quindi una cesoja d’ antica « forma romana. « Cosa notevole, fra i mattoni della fullonica se ne « rinvennero due colla marca: L. Fulloni, ora nel museo di « Trieste, locchè proverebbe che all’ opifìzio andasse pure