475 propria indipendenza, mostrando pure nei suoi atti storici che non obliava la sua origine assolutamente italica. La storia dell’ Istria d’ altra parte ha troppi punti oscuri e troppi documenti perduti nei fatali incendii e nei saccheggi lungo i secoli, per poter dare dei suoi atti precipitoso e avventato giudizio ! Epoca moderna. C’ è una bellissima pagina di quell’ uomo venerando, che è Paolo Tedeschi, gloria della sua Istria, che delinea molto bene la fisonomía della propria provincia nei tempi moderni, dal 1500, cioè, al trattato di Campo-formio. La regalo ai lettori dispensandomi essa nella sua concisione da altre digressioni storiche : « La storia moderna comincia per noi con ben tristi auspici. La lotta tra 1 Austria e Venezia è più accentuata che mai; quindi guerre prima tra l’imperatore Massimiliano e Venezia (1501); chi aveva l’alto dominio di Trieste vedeva a malincuore ristretto il commercio di questa città a breve tratto dell’Adriatico ; non ultima quindi tra le cause che spinsero Casa d’Austria contro Venezia nella famosa Lega di Cambrai la gelosia di dominio di questa sull’ Istria di cui Massimiliano possedeva le chiavi con Trieste, e la Contea. Ed ecco altra causa d’indebolimento per l’Istria, che ferita nel sentimento nazionale, e rotta nella sua unità naturale, rimase possesso diviso tra Venezia ed Austria. In più ristretti confini l’Istria, come l’Italia tutta, fu campo aperto a scorrerie ed a guerre. Invano adunque in questo secolo malaugurato, d’ oro per le lettere e le arti, ma di fango per la politica, si cercano manifestazioni di sentimento nazionale. Non mancano i fatti individuali, magnificati anche troppo con vana rettorica ; ma a questi mal corrisponde 1’ universale della nazione : eroi abbiamo in toga in Italia, ma il coro non ha voce sul palcoscenico ; il popolo dorme. Anche l’Istria vanta i suoi Pier Capponi e i Fieramosca (1); eguali furono nel valore, mancò solo loro la fama. La vita dell’ Istria da questo punto diventa tutta veneziana, gloriosa vita, ma pur troppo divisa alquanto dalla vita della nazione. I Veneziani fu- (1) Anche qui non manca il soggetto da romanzo. Santo Gavardo da Capodistria trovandosi nella cavalleria di Ladislao re di Napoli fu insultato da Rossetto di Capua, che lo chiamò barbaro istriano. Il Rossetto sfidato fu vinto e il Gavardo ebbe onori e lo li alla corte. Vedi il romanzo del prof. Grego — La disfida di Santo Gavardo. (N. di P. Tedeschi).