474 tempi, non aveva saputo far destreggiare la sua diplomazia con quella sagacia e previdenza che dovevano essere pari al poderoso problema politico da risolvere, Venezia, dico, pur sempre prima al mondo in fatto di elevata diplomazia (vedi XAppendice a questa mia opera). E quando vediamo che pochi anni dopo, Trieste (nel 1468), per abile propaganda di un valoroso triestino, Cristoforo dei Bonomo (1), accortasi alla fine che i Duchi d’ Austria non intendevano i diritti di un protettorato appoggiato alla lealtà e alla giustizia dei patti, mentre in ciò Venezia era sempre senza pari, cercò 1’ amicizia della Serenissima e questa rifiutò, più ancora pensiamo con dolore alla triste vicenda secolare che di tanto ritardava la concordia e la fusione delle anime italiche (2) ! In conclusione : su questa famosa dedizione delle città istriane a Venezia conviene andare guardinghi, e non invocare nè la rettorica, nè il sentimentalismo a mostrare, come dissi più su, l’Istria a null’altro aspirante che alla soggezione di Venezia per non cader nella contraddizione patente che risulterebbe da una provincia sovente ribelle a Venezia se avesse voluto Venezia a sua padrona, li vero che anche tali ribellioni non erano spesso che il risultato del lavoro di un patriarca battagliero, o di emissarii imperiali che trovavano nella facile leggerezza della plebe istriana, eguale a tutte le plebi di questo mondo, un crucifige accanto ad un osanna : ma non è meno vero che il popolo istriano amò assai la (1) Appena qualche anno dopo la triste guerra di Venezia contro Trieste, Cristoforo dei Bonomo vedendo forse nell’anima triestina un’impossibilità di amalgama coi Duchi d’Austria e duratura e costante, nonostante le secolari ribellioni, 1’ avversione a Venezia, seppe creare un forte partito detto dei Statutari contro l’opposto partito degli Imperialisti. Egli stesso perorò dinanzi al Senato veneziano la dedizione di Trieste a Venezia, e sarebbe cosa assai utile per gli studii storici approfondire le cause per cui Venezia non accettò l’offerta, non parendomi verosimile un diniego senza fondate ragioni. (2) Bello a tale proposito il lavoro Venezia e la rivolta di Trieste nel ■ 1468 del Cesca.