316 Vi si scorge vigente il rito della cremazione : ciò toglie pur troppo il modo di conoscere antropologicamente la razza a cui appartenevano gli abitanti di Vermo : ma in pari tempo si ha grande copia di vasi cinerari dai più rozzi, di fattura forse locale, ai più fini ed artistici, con molta probabilità di importazione italica. (Si vegga la Tav. XXVIII) Alcuni lavorati rudemente a mano, altri con argilla vagliata, cotta perfettamente, sottoposti a ingubbiatura con argilla più fina, con perfezione di stecca e di disegni da ricordare gli stessi vasi etruschi e veneto-etruschi, Le fig. 4 5 tav. sudd. lo dimostrano chiaramente. Siamo già ai manufatti di argilla quali meglio non saprebbe foggiare oggi un nostro artista, denotanti quindi un’età relativamente recente, cinque secoli circa prima di Cristo. Fu rinvenuta una sola urna di bronzo (Tav. XXVIII -fig. i), di quelle dette cista a cordoni. « È formata da una lamina sottile di bronzo, ripiegata a cilindro, e fermata da chiodi a bullone. Da 25 a 25 mm. la lamina è spinta al-1’ infuori in forma di cerchio, che la fascia tutt’all’ intorno. Lo spazio rimasto tra ogni due cordoni è occupato da due serie di 94 borchie equidistanti in rilievo. Il fondo è formato egualmente da una lamina, sulla quale girano due cerchi concentrici, e che, ripiegata ai margini, è fissata al cilindro dell’ urna per mezzo di grossi chiodi a bullone. All’ ultimo cordone superiore segue una sola serie di borchie, e quindi la lamina si ripiega all’esterno, chiudendo un piccolo canale semicircolare, nel quale venne gettato del piombo. Immediatamente sotto a quest’ orlo trovansi due piccole maniglie. Il contenuto di questa cinta era come quello dell’ urna di argilla, ossa combuste mescolate a terra e carboni, nonché frammenti di braccialetti. » (1) (1) La necropoli di Verino presso Pisino nell’Istria - Relazione del dott. Marchesetti con 5 tav. lit. - Lavoro estratto dal Bollettino della Società Adriatica di scienze naturali in Trieste - Voi. VIII, tav. I. 1843, pag. 1-30.