5 2 scorie bruciate. Il vostro governo, colonnello, che sa la storia, che è dotto, Vienna, dico, a cui può piacere un incenso propinato saggiamente e che sia aroma, non tanfo, Vienna, che ha premiato nei secoli qualche volta i lavori e le opere dei grandi italiani, che ricorda, ad esempio, che un grande polacco, il Sobieski, la salvava dai Turchi, Vienna che con orgoglio legittimo ricorda il suo Duca Giovanni d’ Austria alla battaglia di Lepanto, dove Venezia da sola aveva tante forze navali quanto tutte le altre potenze insieme, Vienna, — mi permettete ? — deve aver sternutato sul vostro asserto, perchè quell’ incenso vostro, a lei aristocratica deve aver offeso assai le delicate papille nasali. Vienna sola contro i Turchi ? Date così presto di frego, colonnello Haymerle, a tutte le Crociate ove 1’ intero Occidente misurava le proprie forze nell’ Oriente ? E alla mia Venezia marinara così presto togliete pagine storiche capitali che staranno finché brilli il sole sulle umane vicende ? Meno male che la storia di Venezia marinara è tradotta in tutte le lingue, e si potrà sempre vedere in altre edizioni che non siano la vostra, quanto resti della vostra accusa che essa tiranneggiò e spogliò l’Istria ! Forse volete alludere a tutto il marmo che le tolse per fabbricare i propri palazzi e a tutti i boschi istriani di cui si servì per fare le sue galee ? Ma cave in Istria ce ne sono tuttora, colonnello, e da fabbricare molte altre Venezie, e solo abusi di privati danneggiarono i boschi, come sempre accade dove si filtri avidità di guadagno. Non attribuite al governo gli errori dei privati, come mi guarderei io bene dall’ attribuire a Vienna tutti i vostri errori geografici e storici, signor Haymerle ! Nè posso comprendere una cosa : com’ è che 1’ Istria tiranneggiata e straziata pianse, ravvolgendo la bandiera di S. Marco e sottcì'randola il dì che esso non ebbe più voce su lei. Nè so come voi non possiate nelle vostre partite di conti notare tutti quei boschi arsi e distrutti da ire nazionali di