LIBRO UNDEC.IMO. 665 i difcorfi, abbondavano le Scritture , che riempievano tutto di maldicenze, e invettive. Si Sollevò in fine un gran nembo , e Si vide la mafia raccolta in Sedan , dichiarata dal Du- 1641 ifepnfi coti gl’ incbio- ca di Buglion, che la pofledeva in Sovranità , publico aSiIo ^;iaH di, de’ mal contenti. Egli teneva con la Corte diSgufti, e pretto a’ Suoi s’ aggregarono anco quelli de gli altri. Furono i principali il Conte di Soilfons, & il Duca di GhiSa , preterendo il comune Sollievo del Regno, velSato dal Cardinale con Sorte di calamità . RappreSentavano 11 mìnìflerìo dì ogni venuto il ri-titt/icolo di quefto turbine. che fufti-tandolo Soijfonf , t Gbifa, fotti pretijfi del ne premuti' vuon lofcop-pio. fatendo creder faiutare al T(e- lui, come un officina lugubre delle comuni m¿ferie. Egli autore della guerra tra le Corone , fotto un finto luflro di prò- p“^l,c0 b<~ [perita trattenere ì animo del T^è affafcinato ; tratanto efpi- --------- lare i tbcfori , confumare gli fpirìti , (j1 il fangue del T{e-gno, e per confervarfi nel poflo ambìtiofo , flar cinto da eferetti . Raffiguravano In lui la crudeltà , e ì avaritia , con ugual borride^a dar fi la mano, per coprirlo dalle mìnaccìe, che fempre temeva. TSLìente reftar nella Francia d intatto . D alcuni de fuoi nemici col fupplìcìo efserfi vendicato ; altri dì più ìlluflre innocenza ejfere più occultamente periti . Molti baver convenuto nella fuga cercar falute 5 e dì tutti baver il Cardinale , b ufurpato a fe flefso , 0 ripartito tra fuoi congiunti le cariche, gli baveri , e le fpoglie . Dunque per quelle publichcT cauSe, e per purgar’il Regno da mottro sì inietto, che tutti haveva offeio , ò a tutti minacciava la ftrage, davano a credere di prender l’armi , proiettando al Rè perfetta obbedienza . Ma non mancavano , e forfè più' Cardinale efficaci , altri privati motivi . Il SoiiTons per gli fuoi {piriti generofi, e vivaci era temuto dal Cardinale j e perciò, per legarlo con ftretti vincoli di confidenza, T haveva tentato, che in Moglie una delle fue Nipoti prendere. Ma il Conte pubicamente fprezzando per T inugalità de’ Natali ’1 partito , il Cardinale pafsò dall’ ambinone allo fdegno , e dallo Sdegno a meditare vendette , attraverfandogli appreifo il Rè le fue fiuto preteniìoni. Il Ghifa dava alla Corte quel fofpetto , eh’ era ìnfeparabik da’ Lorenefi , a’ quali s’ haveva levato , coti gli Stati, e co Governi , ogni autorità nella Francia . Egli godeva 1 Arcivefcovato di Rhems con altri beni di Chiefa 5 & n Cardinale, defiderofo di farne lo fpoglio, per impoverirlo, eie intimorite del Cote. gli offere in moglie una delle Nipoti. ma dalri-irrita* to. fe ne ven* dica appref» fo’l Rè.