LIBRO OTTAVO. 47«: Meminghen acc°IÙ furono, prima prohibiti di parlar di nc- 1630 gotio j ma dopo trattenuti in varii divertimenti gli afcoltò con animo quieto, e tutto a fuoi nemici afcrivendo , tra’quali, oltre al Bavaro, numerava gli Spagnuoli, & i Giefuiti, pre-diife il mal’ efito, che riiultar ne doveva, con aculei, e con /««»M lcherzi, più che con ragioni , moflrando d’ obbedire al Deere- *£tntp£ to, ma non d’approvare il configlio. Ricufataogni fodisfat- catione di quelle, che ampiamente Cefare gli offeriva, eccetto ¡Zi mot'. che l’immunità del render conto dell’ amminiSlratione pallata, " • depofe il comando, e fi ridulìe a’fuoi beni, reflando dub- Unititi bio, fe apparilfe maggiore nell’eiercitarlo , ò nel Iafciarlo. Max gli Elettori, conicguito l’intento, tanto più fi dimostrarono alieni dall’ eleggere il Rò de’ Romani, quanto meno crederono jf di potervi efler conllretti. Nè pure non alfentirono a conferì- &•*-re al Rè d’ Ungheria la Direttione dell’ armi : anzi gli Ecclc- */-fiallici, richiefti del loro fenlo da Ferdinando , propofero il Bavaro pel Generalato , con grande apprensione di Cefare, che /¿¿/¿oL ir afpirafle quell Elettore , aggiungendo quello comando all’ al-tro, che già folleneva della Lega Cattolica ,, a renderfi Arbitro dell’imperio, & in iilato di preicriver legge a gli AuSiriaci. d,n Arm‘' Tuttavia ,dillimulando il difgullo , anzi fingendo d’applauder’ al partirò , tali conditioni a Maflìmiliano propofe, per cfercitare la Carica , che , diffentendovi egli, tra le difficultà , e le dila- trafeur» ptt tioni lafciò, che fvanilTe il progetto. In quello llato dicofe, e d’animi, Gullavo-Adolfo ; Rè di Svetia , invitato (come z“dàJllm~ s’e detto) da alcuni, e desiderato da altri, entrò in Alema- ^pprlffò 7 gna, latte precorrere alla Dieta di Ratisbona alcune lettere , nelle quali li querelava , che bavelle Cefare prohibito a lui le le- 4* dì sv*. vate nell’ Imperio, dato ajuto a’ Polacchi, intercetti i fuoi difpac-ci, prefe Navi su 1 mare , incomodato a’ di lui Regni ’1 commercio , procurato con. fegni armati nel Balthico di pregiudicarlo , e colpirlo ; & in fine dar congrelfo di Lubeca y dove fi maneggiava la pace con Danimarca , tollero flati rigittati i fuoi Am-bafeiatori. Poco haveva Cefare badato a tali doglienze ; anzi ùiÌtÓT’'* alle lettere Sleffe dalla Dieta tardi fù corrifpollo con termini generali, e con titoli Icarfi » Pertanto,, aSTunti fpeciofi pretefti di Religione, e di libertà, per proteggere i Protesami delT «Jw,- £-Imperio, e fottrarre gli opprelli dalla dominatione degli Au- G g 4 Uria-