494 Tra i soliti trafficatori delle nazioni nessun ostacolo si oppose a che condizioni storiche e civili venissero conculcate : 1’ Austria ottenne 1’ Istria, la Dalmazia e tutto il Veneto sino all’Adige: la Francia si prese il resto. Il 18 gennaio 1798 gli austriaci entravano in Venezia, mentre ne uscivano i francesi. L’ Istria che fu veneta non venne unita all’ Istria austriaca, ma per essa si creò un governo provvisorio, a capo del quale fu scelto il bar. Filippo de Roth. Sotto tutti gli aspetti la scelta fu ottima, unico compenso dato al dolore civile : ma non valse a menomare l’affetto intenso all’ Augusta Caduta. Lo provi questo brano scritto da un leale tedesco il Wiedemann, in un suo opuscolo intitolato : « Streifzüge au Istriens Küsten. » ...Ora intero, ora mezzo si vede il leone alato, inciso sulla pietra, esposto dappertutto con profusione. L’ amore per questo palladio dello Stato distrutto è smisurato. Vidi dei fanciulli appoggiarsi al suo dorso, accarezzargli la giubba, ed esclamare pieni di compassione : Oh, povero S. Alarco !... Se giungono dei forestieri nelle villeggiature istriane, essi vengono accolti con grande ospitalità, e si trattano assai bene ; ma per lo più la conversazione versa sui pregi degli Italiani in confronto delle altre nazioni.... Se il forestiere che credono veda ed oda tutto ciò per la prima volta, ha la gentilezza di mostrarne interesse, egli sale subito in grande stima, ed allora la conversazione si accalora sempre più : si risveglia la prisca alterezza veneziana e si fa palese la viva affezione per lo stato caduto....» Le ultime vicende dell’ Istria fino allo stabile dominio austriaco sono note a tutti. Nel 1805 scoppiò la guerra dei francesi contro 1’ Austria, e fu Capodistria la sede del nuovo governo provvisorio ; 1’ anno dopo Napoleone creò 1’ Istria ducato gran-feudo da vero despota conculcando diritti e tradizioni in prò’ del favorito neo-Duca il maresciallo Bessières. Nuova guerra nel 1809, con vittoria dei fran-