87 sole o scogli, che sono gli ottimi fattori di un porto militare, dove nel pericolo abbia facile 1* accesso e donde sia ributtato il nemico. L’ Adriatico s’ insinua appunto tra due spiaggie siffatte : P una, istriana e dalmata, da Pirano alle Bocche di Cattare è tutta un porto : l’Istria soltanto ne ha tredici ; l’altra, la nostra, senz’ isole, dolcemente inclinata, sabbiosa. Quella mascherata e difesa dalla stessa natura con vere reti di isole alte, rocciose, parallele ad essa e formanti arcipelaghi e canali non meno atti al commercio che alla difesa sul mare ; questa assolutamente scoperta, con appena qualche banco sabbioso, non potendo certo fare alcunché al nostro asserto le piccole Tremiti. Ora P Italia per essere qualche cosa deve guardare al mare, già la sua gloria, domani la sua necessaria forza. Ove le si faccia ragione nella sua catena alpina, ben poco avrà a pensare dal lato di terra in confronto a quanto le può essere infesto dalla parte del mare, nel quale per così gran parte distende le sue coste. Che importa che scienza strategico-marittima abbia considerato Taranto come un possibile terzo grande arsenale, e abbia voluto farne un terzo grande cantiere che mantenesse una cotale armonia di relazioni e di percorrenze, perchè quasi equidistante fra i due arsenali del settentrione, se poi da Taranto non può gittare gagliarde le offese, o anche solo, mettiamo pure, curare energicamente le difese, lungo la nostra costa orientale, se su essa con grande rapidità e violenza può il nemico da Pola far tuonare i cannoni, padrone da questa alle foci del Po, donde poi discendere a suo talento pel mare, minaccioso di fronte e riparato il dorso, avendo a destra la nostra costa inoffensiva e a sinistra la sua da Pirano a Zara pronta a ripararlo? (i) (i) Si vegga nelle annesse tavole VII.-Vili, il triangolo strategie o-marit-timo per l’Italia senza l’Istria e il conseguente triangolo di offesa e difesa