454 del giorno, acciocché i villani sorgessero al lavoro ; o 1’ accostarsi dei nemici, affinchè gli armigeri s’ allestissero alla difesa. « Si aiutava la natura coll’ arte per rendere impraticabile 1’ accesso ; e fossi e controfossi, e antemurali, e antiporti, e palizzate, e barbacani, e triboli seminati pel contorno, e saracinesche, e ponti levatoi angusti e senza sponde, e caditoie sospese a catene, e porte sotterranee, e trabocchelli, e tutto quel sistema d’insidie e di difesa, dovevano atterrire chi divisasse un attacco o una sorpresa. « Teschi di cinghiali e di lupi, od aquilotti confitti sulle imposte ferrate, nell’ atrio corna di cervi o di caprioli, indicavano i forzosi divertimenti del signore. Procedendo, trovavasi architettato ogni cosa non pel comodo o la leggiardia, ma per la gagliardia e la sicurezza. Armature a tutta botta, lan-cioni, labarde, masse ferrate pendono fra gli stemmi rilevati negli ampi e mal riparati stanzoni, con focolai sterminati, attorno a cui accogliersi la famiglia a giocare gli scacchi o ai dadi, ricamare, bevere, udir le novelle o la canzone accompagnata dal liuto o dalla mandola. « Là dentro era quanto occorresse al vitto e alla battaglia, dalla cucina alle prigioni, dal celliere alla cisterna, dal pollaio all’ arsenale, dagli archivi alle scuderie e in ogni cosa un lusso più costoso che delicato. Pertutto, vassoi d’ argento e coppe d’ oro ; camini larghi tre metri con massicci alari per sostenere annosi tronchi, caldaie capaci di mezzo vitello, e schidioni da girarvi un cinghialetto intero ; immense tavole con cento brocche di vino ; formate di cento pani ; padelle di centinaia d’ uova ; cantine, guardarobe, celle, cascina, dispensa, fruttiere riboccanti di provianda. Nè di meno si richiedeva a tanti scudieri, falconieri, paggi, conduttori, servi, giardinieri, fattorini per la cucina, pei forni, per la bottiglieria, pelliciai, portinari, soldati, sentinelle ; oltre i padroni e i parenti, amici, cavalieri, pellegrini, viandanti che albergavano a piacere, e partivano carichi di regali. Perocché 1’ uomo che trova uomini tutti i giorni, si avvezza ad esser indifferente al loro aspetto; a quel che vi è isolato, riesce un godimento la vista e il consorzio d’ un uomo, sicché diventa largo nell’ ospitalità........ Talora in mezzo ai pranzi e ai giuochi s’ ode il rintocco del battifredo : subito all’ erta ; le armi di baia diventano da senno, s’ affacciano alle ferritoie, ai merli, ai barbacani ; si alza il ponte, si calano le saracinesche, si combatte ; e respinto 1’ assalto, si torna ai pranzi, ai giuochi, alla conversazione. « Come l’aquila nel suo nido, viveva colà il feudatario, segregato da tutti che non fossero suoi dipendenti, nè modificando la restante società, nè da questa modificato...... Solingo colla moglie e coi figli, austero, sospettoso, temuto ed ubbidito, qual alta idea non deve egli concepire di sè stesso, potendo tutto, e potendolo per sola facoltà propria, senz’ altri limiti interni od esterni, che quelli della propria forza?....... Superiore alla tema e all’opinione, non conoscendo il vivere socievole, non contrariato mai, nè repressioni temendo