507 Rauber : fu venduto nel 1622 ai Petazzi (1) poscia ai Priè nel 1702, quindi ai baroni Salvai, e nel 1768 ai Montecuccoli di Modena (2). Nulla più esiste del vecchio castello tranne qualche po’ di muro sgretolato e scalcinato, qualche povero arco, qualche feritoia : suoi nemici eterni, i ghiacci e la bora : quelli intaccano la roccia, filtrano nei meati e con forza irresistibile la sgretolano e la sminuzzano : la bora poi violentissima su quella vetta travolge i rottami nel suo turbine. Eppure su pei dorsi di questo monte quanto sangue umano, quante violenze, quante lotte fierissime fra i conti austriaci e il veneto marchesato ! Ora era un bosco contestato dalle due parti la scintilla di guerra : ora era un lago coi diritti di pesca : onde Rozzo fierissimo spiegò il vessillo di S. Marco contro Semich devota alla bicipite : ora sono i confini non precisati che fanno insorgere Cernical e S. Servolo austriaci contro la veneta Gabrovizza il cui bosco aguzzava d’ altra parte 1’ appetito imperiale. Oggi tutto tace : ancora un secolo e la bora violentemente avrà spazzato via anche gli ultimi avanzi delle antiche discordie, mentre il tempo più e più dissolve e disperde le polveri di quei che furono un dì i turriti covili di quei despoti. La curva dei destini umani si è compiuta su questa roccia degradata: le stesse leggende sono sparite. Chi ci crede più alle ombre degli antichi signori, ricercanti nella notte il luogo della tragedia o il sasso dove lasciarono incisa la prima parola d’ amore ? Così anche quel po’ di poesia che rendeva meno tetre quelle antiche vicende di violenza e di sangue tramonta e svanisce ; fedeli sulla roccia combattuta si riversano ogni giorno torrenti di luce, baci e sorrisi di sole, aurore e tramonti, vampe infocate e zef-firi primaverili, intanto che sorda, ma incessante la goccia d’ acqua penetra nelle viscere della roccia e prepara altre grotte, altre caverne, altre meraviglie dei fenomeni del Carso ! Castelvenere - Buje - Un superstite di Lissa. — Fu per la gentilezza degli ospitali Ruzzier di Marcovaz (sulla linea Salvore-Buje) (v. fig. 43, 44) che potei visitare il castelliere Marcovaz entro i loro possessi, Castelvenere e Buje. Castelvenere è nell’interno dell’Istria (v. fig. 22 pag. 121), ma non così che dall’alto in una limpida giornata non si possa salutare l’azzurro Adriatico. Di questo ameno paesello si sa dalla storia che quando fu patriarca di Aquileja Ulriro degli Eppenstein, amico intimo di Enrico IV°, le cose per il dominio temporale di quella chiesa andarono assai bene. E molte località, come Pinguente, Momiano (anche la gita a tale castello è assai im- (1) Benvenuto Petazzi aveva comperata nel 1620 la signoria di Castel-nuovo - vi aggiunse nel 1622 quella di S. Servolo ; ma solo nel 1628 prese per se e i posteri il titolo di conte di Castelnuovo e di S. Servolo. (2) L’atto di cessione di Turinetti de Priè è del 1 Settembre 1766 per Cestelnuovo : due anni dopo cedono anche S. Servolo. I Montecuccoli nel secolo XIX vendettero tutti i loro possessi in Istria.