172 pi bianchi ogni mezzo minuto primo. La marina austriaca vi ha tutti i suoi arsenali. Ouì la linea costiera dopo un circolo slabbrato precipita diritta a Sud e diritta tornando a Nord forma la penisola di Promontore con valle e capo omonimo. Tra capo Promontore (il punto più meridionale della penisola) e Punta Merlerà havvi il golfo di Medolino disseminato di scogli. Vicino alla spiaggia Est del golfo sorge Medolino, creduto 1’ antica Mutila smantellata dai Romani con Faveria e Nesazio. Continuando sempre verso Nord da Punta Merlerà, incontriamo il porto di Badò dove discendono quei colli che prospettano il lembo più sacro dell’ Istria, Nesazio, e dove mi tarda arrivare, per dire del grande eroismo degli antichissimi Istriani di fronte all’ armi romane (1). Ancora due porti, Porto lungo e Porto Rabaz, con punta Lunga e Punta S. Andrea, e la costa, che ora si svolge in direzione NNE., ci darà la punta di Fianona che è l’ultimo sprone dei monti Caldera, e la linea decisa di confine naturale geografico della penisola italiana. Da punta Fianona a Volosca la costa peninsulare , sempre in direzione NNE., è più monotona, non senza però offrire in tale costa liburnica nuovi porti eccellenti, per esempio a Draga S. Marina, a Ika (Nord di Lovrana), ad Abbazia, etc. senza dire poi del bellissimo porto di Fiume, possedimento ungherese. Concludendo : poche provincie marine delle dimensioni dell’ Istria presentano come questa una linea costiera così pittoresca e fertile non solo, ma così atta ai commerci di terra e di mare. Poiché 1’ Istria permette tutti i vantaggi (1) Parlerò presto degli stupendi scavi fatti 1’ anno scorso e quest’ anno presso ad Altura, dai quali si potè stabilire dove fu Nesazio, la forte città 111 cui giacque vinta l’indipendenza istriana. Offrirò al lettore anche delle fotografie in incisione che feci in questo mese (Settembre 1901) sul luogo.