321 3- Si può ammettere che 1’ Istria sia stata una delle zone principali su cui abbiano avuto influenza quei centri irradiatori che sono italici, il felsineo, 1’ estense, quello euganeo su tutti, pur non escludendo quello di Hallstatt? 4. Si deve concludere che nel problema etnico quanto a sviluppo di civiltà 1’ Istria abbia indubbiamente subite influenze italiche ? E tuttociò dal periodo preistorico fino al preromano. A tali domande io rispondo affermativamente : ma sempre nella tema che si creda voler io imporre in questione di non assoluta mia competenza, perchè non specialista in materia, come oggi si dice, la mia opinione, ecco in proposito alcune deduzioni del dott. Marchesetti che rafforzano la mia convinzione : Le scoperte che giorno per giorno si vanno facendo net campo dell' archeologia preistorica, ed il ricco materiale finora tratto alla luce, ci permettono diggià di stabilire vari periodi per ogni singola età, che ci dimostrano l’avanzarsi progressivo della coltura e l’influenze esterne, che mercè le relazioni commerciali, 1’ arte indigena andava mano mano subendo. Le cognizioni presenti non lasciano ancora fissare con certezza tutti i centri di civiltà, d’onde irradiarono le differenti colture, e l’opinioni in proposito differiscono non poco, nell’ ammettere un numero più o meno grande di centri per le differenti regioni, o nel vedervi unicamente influenze italiche, che si estesero progressivamente fino alle sponde del Baltico, sviluppando e modificando 1’ arte indigena. Nè più chiare sono le origini delle colture italiche ; che se anche per le recenti scoperte nella Grecia, nell’Asia Minore e nel Caucaso, vanno giornalmente additandoci maggiori comunanze coll’ Oriente, tuttavia non possiamo ancora con sicurezza stabilire i centri d’irradiazione e le vie che seguirono, per giungere alla nostra penisola. Ciò non pertanto se anche il ricercare le origini prime, ci trarrebbe in un labirinto di congetture e di deduzioni più o meno probabili, abbiamo già fin d’ora, almeno per i paesi meglio esplorati, una tal copia di materiale, che non difficile riesce di seguire il successivo sviluppo delle civiltà ed il loro espandersi sui paesi contermini. Alle terremare dell’ Emilia e dell’ Italia settentrionale (e forse anche nel-1’ Ungheria), cui corrispondono probabilmente le palafitte della palude emo-nese ed i castellieri dell’ Istria e della Carniola, che io ascriverei alla vera età del bronzo, seguì 1’ epoca, in cui la conoscenza del ferro venne a poco