5M chimici. Ha un archivio assai ricco (cosa preziosissima in Istria), che attesta il nobile amore dei Piranesi per le sacre memorie della propria storia. Ne è altamente benemerito il conte Stefano Rota, piranese. Pirano possiede eziandio delle pregiate tele : una di Vittore Campaccio nella chiesa dei Francescani, una di Bened. Carpaccio in S. Lucia, e quadri del Lazzarini e di Palma il giovane. Nei bei tempi andati ebbe anche un’ accademia di Virtuosi, in cui i cittadini si addestravano nelle lettere, nella scienza e nella filosofia, mentre si dilettavano non meno di musica. Il Duomo di Pirano, fin da secolo XIII° elevato all’ onore di Insigne Collegiata ha certo una storia gloriosa per remota cristiana antichità. Si conserva ancora il suo vetusto battistero in S. Giovanni, opera giudicata del 70 ed 8° secolo, costrutto da mani pagane e fatto servire poi ad uso cristiano. Se vi era dunque il battistero, v’ era la chiesa. Di questa parla il Kandler e con una cotale precisione di linguaggio da non dubitare che egli avesse sott’occhio dei documenti. « La Chiesa di S. Giorgio (1) di Pirano, dice, stava a « cavaliere delle due città (intendasi delle due parti della citta) la Pimta e « la Marciana : 1’ atrio del Duomo era nel Rione di Punta, il Sacrario ed il « Battistero nella Marciana. La chiesa primitiva fu costrutta in epoca assai « remota (nel VI0 o nel VII“ secolo) ...era larga 50 piedi nello esterno, « lunga 100, scompartita in 3 navate ...separate da 8 colonne forse mar-« moree ; e davanti al Duomo c’ era 1111 atrio quadrato come lo ebbero Pa-« renzo e Capodistria. » Essa percepiva sin dal 1150 la contribuzione della decima dell’olio del territorio, ciò che si sa da documento tratto da una lite tra Capodistria e Pirano su tale tributo dei fedeli. Si ha nel 1344 la consacrazione del Tempio costruito, pare, ex ìiovo, e nel 1637 1’ ultima sua riedificazione. Pirano fu una delle città più fedeli alla Rep. Veneta : 1’ atto della sua spontanea dedizione è del 12 Gennaio 1282, e da allora comincia per Pirano un’ epoca nuova di ordine e di progresso, turbata pur troppo dalla terribile pestilenza europea del 1349. Nè meno terribile fu la peste del 1558 che ispirò al Tintoretto una bella tela posta nella sala del nuovo palazzo Comunale (1879). Narra la tradizione che in quella peste vi morissero tutti i sacerdoti, i medici, gli assistenti : ma non è cosa documentata. Proverbiale è P antica munificenza dei privati piranesi : si deve a tre pietose dònne P erezione dell’ ospitale nel 1222 - poi ricostrutto nel secolo XV.0 Ma orgogliosi vanno i Piranesi del loro Santuario a Strugnano, 1’ unico in Istria. Tra Pirano ed Isola si trova un colle assai pittoresco sul quale ho passato delle ore veramente deliziose : la parte inferiore di questo colle è detta Strugnano. A destra vi sorge il Santuario dedicato alla Vergine, di cui esiste (1) È il Santo patrono di Pirano.